giovedì 24 febbraio 2022

Nuovo romanzo: la scelta di un nuovo editor

Che non fosse possibile capire quali interventi necessitasse il romanzo dopo che avevo pagato una persona per suggerirmeli (e lavorarci insieme a me), mi sembrava incredibile. 
Le settimane passavano con i dubbi che mi assalivano e la totale indecisione su cosa fare di questo libro che poteva dare tanto, ne ero sicura, ma che non sapevo come potesse farlo. 

Così, una mattina, piuttosto indemoniata, ho approfittato di una lezione cancellata e mi sono riletta tutta la scheda di valutazione e la specie di editing (commenti casuali qua e là) al testo. Ho raccolto le idee, ho messo insieme ciò che davvero mi risultava funzionale, ho pensato e ripensato, e poco dopo sono successe delle cose che hanno cambiato la storia del libro.

1. Sarebbe stato un romanzo di narrativa contemporanea, ma sarebbe stato fortemente romance

2. Io e Martina, una scrittrice ed editor che avevo conosciuto durante dei corsi di Scrittura, Editing ed Editoria,  decidiamo di collaborare. La magia ha inizio. E il gioco è fatto.

La scrittrice senza tempo diventa, finalmente, un progetto su cui lavorare e a cui dare luce, sempre che, per lei, il libro meriti e sia valido. Era l'8 novembre. Dopo una settimana, abbiamo cominciato a lavorarci insieme.

Dopo un'altra settimana mi ha mandato i primi capitoli, io ho scritto la quarta di copertina e ho incaricato Sara di Fox Creation per la cover, la più bella che abbia avuto. 

Martina era entusiasta e io, caricata dal suo entusiasmo, ho ritrovato tutto l'amore la storia in questione.

E qui faccio una piccola digressione, perché ci tengo a precisare una cosa: credo nel lavoro delle agenzie letterarie, e credo che se si tratta di agenzie valide, sia ben fatto e meritevole di spesa. Credo anche che quello ricevuto sul mio manoscritto non fosse del tutto disfunzionale (rileggendolo sono tanti gli spunti che mi hanno fatta riflettere, molti i manuali che ho scelto di leggere come conseguenza e tante le lampadine che si sono accese) ma che mancasse di precisione e onestà, come se volesse essere più una presentazione delle abilità e conoscenze di un buon editor che una critica costruttiva al testo.

In passato avevo già ricevuto schede di valutazione, commenti di case editrici e giudizi, e tutti, dal primo all'ultimo, sono stati talmente chiari che non ho potuto far altro che rimettere le mani sul testo e migliorare ciò che mi era stato segnalato. 

Questo caso, purtroppo, è stato come una nebulosa (inutile) che però, nel tempo, sono riuscita a schiarire e che mi ha rimessa in moto. Sono felice della scelta che ho fatto e la rifarei mille volte, perché senza provare non sarei qui, ma rimango tuttora delusa, poiché le aspettative erano alte ma sono state disattese. 

Tornando a noi, a questo punto... 

Ma ve lo racconto nel prossimo post. Siete pronti per l'ultimo appuntamento? 

Monica 

4 commenti:

  1. Le copertine di Sara sono sempre bellissime 😀 sono curiosa di vedere la tua

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  2. E' il caso di dire che chiusa una porta si è aperto un portone. Hai fatto benissimo a non arrenderti, a volte un giudizio oltre a confonderci le idee ci toglie anche la voglia di lavorare a un testo...

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    1. Vero, il rischio c'è stato, e in effetti per un po' non ho fatto niente. Per fortuna le cose sono cambiate, vediamo adesso che succederà! ^_^

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