Avevo una storia. Completamente diversa dalle altre e con un sacco di buchi e/o lacune che ero consapevole di non essere riuscita a colmare, ma avevo una storia.
Il libro era finito e i commenti all'incipit, ricevuti dopo la stesura del manoscritto, mi avevano illuminata. Ero riuscita a fare ciò che chiedevano? Gli avevo dato movimento? Lo avevo caricato di aspettative per un lettore?
Non ne ero certa, così mi sono rimessa al lavoro, mentre arrivava un'altra opinione che mi metteva di fronte a una realtà: questo romanzo poteva diventare il prossimo. Una delle mie beta, infatti, lo aveva appena finito definendolo il più bel libro che avessi scritto. Detto da lei, che è una lettrice forte di narrativa non di genere, era un regalo incredibile.
La storia e lo stile c'erano. Meno dialogico del solito, fortemente tell e poco show (per scelta narrativa), singhiozzante ma incredibilmente fluido. Erano questi gli elementi che gli volevo dare. C'era solo da capire se funzionava davvero oppure no.
Da qui la decisione finale: l'agenzia letteraria.
Mi sono messa di impegno a cercarne una che facesse al caso mio. La volevo grande, quasi immensa, perché se qualcuno doveva metterci le mani e massacrarmi doveva farlo per portarmi a un livello scrittorio ed editoriale successivo, a un salto, che poi è quello verso le grandi case editrici. Così, dopo lunghe ricerche, mi sono limitata a due, entrambi sogni.
Una, a un mese e mezzo di distanza dall'invio, aveva accettato il testo.
Nel prossimo post, vi racconto che cosa è successo.
Vi va di continuare a seguirmi?
Monica
P.s.- domani sui miei profili social arriva il primo estratto! <3
Complimenti, Monica: ricevere un parere positivo da parte di un'agenzia letteraria è una gran bella soddisfazione! Attendo di conoscere la continuazione della storia editoriale del tuo nuovo romanzo :-)
RispondiEliminaGrazie Ariel! Le cose non sono sempre come sembrano... vedrai! ^_^
EliminaSono davvero curiosa di sapere dell’agenzia letteraria 😀
RispondiEliminaArriva tutto nella prossima puntata! :D
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