Sono agitata. Molto agitata. Vorrei saltellare qua e là ma mi costringo a fingere tranquillità.
Mentre fingo, miei cari emmosi, vi presento la canzone che sto ascoltando. Vi avevo segnalato il gruppo qualche settimana fa e come potete vedere continuo ad ascoltarlo.
Volete sapere perché sono agitata?
Pronti?
...
...
Ebbene... sto lavorando per poter fare uscire Librino Nuovo a breve e non vedo l'ora.
Copertina, revisione, ringraziamenti e tutto quello che rientra tra le cose da fare per la pubblicazione stanno diventando delle fedeli compagne di viaggio di ogni giorno e mi dividono tra la gioia e l'angoscia. Per questo sono agitata, di quell'agitazione bella pur essendo spossante, quell'agitazione che mi piace e mi tiene sveglia la notte a pensare, a rimuginare, a domandare e rispondere senza trovare pace.
Perché?
...
...
Ho deciso di tornare al self. Spiegare il motivo è semplice e al contempo complicato ma ci proverò.
Il mio supereroe, pur essendo stato più apprezzato de Innamorarsi ai tempi della crisi, non ha venduto molto. Per me, intendiamoci. Non ho idea di quali siano i normali risultati di piccole/medie case editrici né degli autori self. Posso basarmi solo sulla mia esperienza e mettendo i due percorsi a confronto mi rendo conto che la difformità di prezzo potrebbe aver fatto la differenza. So che si criticano gli autori che si autopubblicano e che svendono il proprio lavoro ma... io voglio che la gente mi legga. Voglio tanto che la gente mi legga, altrimenti non avrei mai pubblicato i miei libri e non terrei un blog. Timidezza a parte, il mio scopo è far arrivare le storie che scrivo il più lontano possibile. Se in questo far arrivare c'è anche la possibilità di guadagnare qualcosa, o molto, ben venga, ma non è la priorità. Non adesso. Non ora che non sono nessuno e che non ho un nome.
Ho pensato tanto a come e cosa fare. La voglia di essere pubblicata è così forte e così imponente che ancora adesso mi mangio le mani per non aver deciso di continuare su quella strada ma so altrettanto bene che potrei pentirmi se non facessi questa scelta.
Innamorarsi ai tempi della crisi ha venduto tantissimo. Tantissimo per me, sia chiaro. Continuo a parlare da profana, non dimenticatelo. E da profana dico che 1200 copie sono tante. Tante.
Non voglio pensare a come andrà questa nuova esperienza in termini di vendita ma voglio almeno sentirmi libera di decidere come e cosa fare della mia storia, quando farla uscire e a quale prezzo metterla. Ho bisogno di farlo perché preferisco ragionare con me stessa se le cose non vanno come vorrei piuttosto che con qualcuno che ha lavorato al meglio per farmi andare avanti.
Non voglio pensare a come andrà questa nuova esperienza in termini di vendita ma voglio almeno sentirmi libera di decidere come e cosa fare della mia storia, quando farla uscire e a quale prezzo metterla. Ho bisogno di farlo perché preferisco ragionare con me stessa se le cose non vanno come vorrei piuttosto che con qualcuno che ha lavorato al meglio per farmi andare avanti.
Ecco perché torno al self. Ho una paura maledetta e mi angoscio secondo dopo secondo per tutto ma il fatto di poter decidere cosa fare e come farlo mi tranquillizza un po'.
Continuo a considerare l'editoria tradizionale il vero trampolino di lancio e non sto dicendo che voglio rinunciarci. Bramo di arrivare grazie alla strada più convenzionale. È il mio grande sogno. E non sto nemmeno dicendo che se non verrò pubblicata da una Stellata non ne vorrò più sapere. Al contrario, continuo a pensare che la piccola editoria, anche se digitale, sia funzionale e ottima. Tuttavia ho bisogno di sentirmi padrona di quello che succede ai miei personaggi. E di fare cazzate. E di sbagliare e darmi dell'idiota prendendomi a librate sui denti.
Riuscite a capirmi?
VIP (very important postilla) - chi mi segue sulla pagina Facebook lo avrà già scoperto, per gli altri: Librino Nuovo si chiama È qui che volevo stare.
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M.