Avete notato che i romance più amati sono quelli in cui le storie non sono ambientate in Italia? Io ci sto facendo caso ultimamente, e ne ho preso consapevolezza perché ero alla ricerca di una storia romantica scritta da un autore/autrice italiana che collocasse le vicende nel nostro Bel Paese, magari in una cittadina di campagna sconosciuta, o in una città grande ma poco considerata, o in una di quelle più piccole, dolci e piene di vite interessanti da narrare.
Il nulla. Sì, esagero un po', ma sto facendo tanta difficoltà nel trovarli. Badate bene, a me piacciono tantissimo i romanzi inglesi ambientati in Inghilterra, compresa la magica Londra, quelli americani ambientati negli Stati Uniti, ivi inclusa la cosmopolita New York, e così andando. Però mi piacerebbe leggerne uno italiano ambientato in Italia, in cui la protagonista è una normale ragazza italiana che ha scelto, contro ogni logica sociale ed economica, di restare nello Stivale e che si barcamena tra le mille difficoltà che incontriamo qui.
Parlo bene io, che ambiento la maggior parte delle mie storie in tutt'altri mondi, o città, eh? Ma voi non ne avete ancora letta nessuna di quel tipo, quindi posso fingere di appartanere alla categoria che colloca le vicende nella propria città. Ah!
Come vi avevo detto sto cercando di darmi ai romanzi italiani e ho scelto di non rivolgere la mia attenzione alla narrativa contemporanea vincente e vincitrice di premi così noti da essere conosciuti Oltreoceano. No, ho deciso di muovermi in un terreno più sconosciuto, di scoprire autrici e autori che i più ignorano (con "i più" intendo la parte di umanità estranea al web) e di appassionarmi ai loro mondi, ai loro stili, alle loro percezioni letterarie. Ci sto provando. Riuscendo? Non so.
Strada facendo mi sono scontrata con questo strano particolare. Quelli che vanno per la maggiore si sviluppano a New York e Londra, seguiti, se proprio vogliamo stare nella nostra bella e complessa penisola, da Milano e Roma. Ma tipo... Recanati? Mantova? Matera?
Io sono molto curiosa, anche quando si parla di culture e paesaggi, ma non lo sono solo con l'altra parte del mondo. Se ci sono differenze incredibili tra la mia città - Arezzo - e Siena, a partire dai tornei medievali che rappresentano in estate (quartieristi e contradaioli potrebbero odiarmi per le scelte lessicali e per aver creato affinità tra i due) fino ad arrivare al modo di parlare, città che sono a quarantacinque minuti l'una dall'altra, immagino che ce ne siano anche con quelle più lontane e sarebbe interessante leggere un'avventura romantica in una di queste piccole o grandi realtà.
Chissà, forse cercando bene li troverò, o forse continuerò a leggere quelli ambientati a chilometri da me. Tutto sommato, la cosa che conta è che la storia sia sconvolgente al punto da farmi dimenticare dove sono, e soprattutto che ho fame e sete. Se ci riesce, sono fregata, e lei ha vinto, pure se è a New York.
M.