Titolo diretto, per niente poetico, troppo poco da me. Io che amo scrivere presentazioni criptiche che invitino il lettore a domandarsi "di che parlerà oggi 'sta donna?" mi sono lasciata andare a una spiegazione eccessiva che già di suo dice molto. Ma non il fondamentale.
Ormai lo sapete che alle volte mi perdo e mi assento dal blog senza motivi apparenti. A parte scrivere e/o mettere in ordine ciò che devo scrivere, non ci sono altre ragioni, in effetti. L'anno scorso l'ho fatto durante la stesura de La Storia, inizialmente nota come La Storiella, di cui spero di potervi parlare presto.
Quest'anno i motivi sono molteplici. Non c'è una storia che mi ha fatta estraniare, anche se Il Romance Distopico si impegna in tutti i modi a rendermi socialmente instabile, né altre questioni che mi hanno impedito di sedere al pc e di blaterare un po' delle mie solite cose.
Diciamo che era più uno stato di libresca confusione. Avevo bisogno di fare ordine e no, prima che ve lo chiediate, non ho chiarito tutto ciò che volevo chiarire. Tranne una cosa, quella del titolo-diretto-per-niente-poetico.