giovedì 4 marzo 2021

"Tutto ciò che siamo" 1°capitolo

Tutto ciò che siamo è uscito da pochissimi giorni e se ancora non sapete se potrebbe fare al caso vostro o meno, ho la soluzione per voi. 

Vi va di leggere il primo capitolo? 

Il punto di vista è quello della protagonista femminile, Zoe. Testarda, orgogliosa, sicura di sé e che sa bene come tenere testa a Gianluca! 
Buona lettura!


1
Zoe


Le dita. Toccano l’acqua mentre i miei occhi si soffermano sulle stelle. Un sorriso stupito si fa largo sul mio volto e le palpebre si chiudono per un istante, salvo poi riaprirsi sul cielo infinito che mi regala la notte.
    Scivolo dolcemente dentro la pozza d’acqua e immagino che sia altro. Un laghetto, un fiume di campagna, un torrente montano. La freschezza del liquido che mi lambisce le gambe mi disorienta. Faccio qualche bracciata e l’oscurità punteggiata di cerchietti luminosi mi chiama a sé.

«Brucaerba?»
La voce mi colpisce e mi agguanta. Non sono preparata e affondo. Perdo l’equilibrio e mi ritrovo con i capelli attaccati al viso e il fiatone, le braccia che cercano di riportare il corpo a galla. I miei occhi si spalancano e mettono a fuoco l’immagine di una figura alta che mi osserva come se fossi composta di vapore.
    L’idillio fiabesco si sbriciola, la sua presenza mi riporta alla brusca realtà: una piscina privata in cima a un palazzo in cui sono entrata senza permesso.
A piccoli passi, i miei piedi si avventurano tra acqua e oscurità, mentre le mani sistemano i capelli.
       «Tu in una piscina?» domanda quando sono arrivata alle scalette.
«Non dovrei?» rispondo con la voce arrochita.
«Cloro, cemento, produttività, credevo ti fossero estranee.»
    Appoggio le braccia sul corrimano e mi fermo, consapevole delle trasparenze che indosso. «Non sono sicura che queste parole siano adattabili all’idea di piscina», rispondo. «Ma poniamo che lo siano», continuo. «La tua domanda mi fa pensare che io sto a un contenitore di plastica riempito di acqua chimica quanto tu a uno stagno di montagna.»
Fatico a distinguere i tratti del suo viso ma credo che sia ironia, quella che campeggia tra le lievi rughe di espressione. «Ti sbagli, adoro gli stagni.»
«Anche le pozzanghere?»
    «Pozzanghere?»
«Pozze piene di fango dove si rotolano i dolci maialini che mangi.»
    Si sforza di sorridere e i suoi denti bianchissimi fanno concorrenza al cartellone pubblicitario da me ignorato fino a cinque secondi prima che Gianluca Zetti comparisse nella notte.
    «Se non ti sposti, non posso salire», segnalo al corpo che si è fermato di fronte a me, seduto sui talloni.
«Ma io voglio rimanere qui», sussurra.
    Alzo un sopracciglio e un sorriso sghembo si fa largo sul mio viso. «La voce roca di solito funziona?»
Mi guarda e sembra volersi mangiare le stelle. «Sulle donne normali? Sì.»
«Quindi io non lo sono?»
«Parti dal presupposto che voglia portarti a letto.»
Trattengo un sospiro. «Non mi sembra di essere partita da lì, ma se fosse, il pensiero non ti passerebbe per l’anticamera del cervello. Nei nostri quasi quindici anni di conoscenza lo hai ripetuto fin troppo spesso.»
Si passa la lingua sul palato e sembra colpito. «Perché, tu lo faresti?»
«Cosa?»
    «Verresti a letto con me?»
Cerco di trattenermi ma poi esplodo, la risata riecheggia nel buio e tra i palazzi, costringendomi a portare la testa indietro per resistere e calmarmi.
«La mia voce non funziona su di te», borbotta. «Niente, funziona su di te.»
    Non so mai come reagire a queste provocazioni, per cui fingo indifferenza, atteggiamento che nei suoi confronti sembra essere la mia carta vincente. «Gianluca, fammi passare.»
La sua lingua scivola sulle labbra in un tentativo poco comprensibile di sedurmi, dopodiché si scansa e io mi arrampico sulle scale. Seminuda.


                                                                         ***                                

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E se vi ho convinti, trovate l'ebook su:

Un abbraccio,
Monica

4 commenti:

  1. Molto carino, viene voglia di conoscere il seguito!

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  2. Un inizio col botto! Complimenti.
    Sai che Amazon in questi giorni mi manda una valanga di email e inviti a comprarti? Ho dato una sbirciatina ai tuoi successi e volevo dirti che sono molto colpita, in questi anni ti sei creata un'ottima vetrina e hai raggiunto ottimi traguardi. Brava!

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