martedì 1 marzo 2016

Sul libro: S. La nave di Teseo

Cari! Come state?
Dalle vostre parti c'è il sole? Perché qui il grigio delle nuvole e la trasparenza della pioggia impediscono alla sfavillante sfera di illuminare le deliziose colline toscane. Dalla finestra ne intravedo un po' ma non sono sicura che durerà. Umpf.

Ma veniamo al dunque e parliamo di libri. 
 
Breve parentesi: ho letto Life and Death, la versione di Twilight in cui i personaggi sono invertiti. Bella è un ragazzo, Beau - molto, molto più simpatico - e Edward è Edythe, una ragazza. Come avevo accennato qui, sono troppo grande per subirne il fascino e l'impatto che ha avuto sulla M. poco più che ventenne non è minimamente paragonabile a quello ottenuto adesso. Mi è scivolato sotto gli occhi, sicuramente anche perché troppo uguale a Twilight. C'è però una cosa che ho apprezzato: il finale.
Consigliato: a chi è nell'età giusta ed è una fan sfegatata di Stephenie Meyer.

Sono abbastanza rapida nella lettura dei libri e quando mi ci vuole un po' per portare a termine una storia significa che non mi fa impazzire. Nel caso di S. La nave di Teseo non posso colpevolizzare la mancanza di interesse.

Trama:
Un libro, due lettori, un mondo di pericolo e desiderio... Una giovane bibliotecaria trova per caso un libro lasciato fuori posto da uno sconosciuto: un lettore intrigato, rapito dalla storia e dal suo misterioso autore, come rivelano le note che ha appuntato a margine. Lei gli risponderà con note di suo pugno, dando inizio a un singolare dialogo che li condurrà insieme in un mondo sconosciuto. 
Il libro: La nave di Teseo, l'ultimo, discusso romanzo di V.M. Straka - autore prolifico quanto enigmatico - nel quale un uomo senza passato viene rapito e imbarcato a forza su una strana nave dal terrificante equipaggio e lanciato verso i pericoli di una missione ignota. 
L'autore: Straka, oscuro e discusso protagonista di uno dei più grandi misteri del mondo; rivoluzionario di cui nulla si conosce se non le parole che ha scritto e le teorie elaborate sul suo conto. 
I lettori: Eric e Jennifer, un ricercatore e una studentessa indietro con gli esami, entrambi chiamati a scelte cruciali per capire chi sono e che cosa vogliono diventare, e quanto saranno in grado di mettere le proprie passioni, ferite, paure l'uno nelle mani dell'altro. 
"S." ideato, concepito, realizzato dal regista J.J. Abrams e scritto dal romanziere Doug Dorst, è il diario di due persone che si incontrano tra i margini di un libro per ritrovarsi invischiate in una lotta mortale tra forze sconosciute: un viaggio nell'universo della parola scritta che risucchierà i suoi lettori in una rischiosa spirale...
Non è un thriller, non è un fantascienza, non è un vero fantasy, non è un non genere. Direi che è un mystery/avventura che manda al manicomio. Sia in senso positivo che in senso negativo. In senso positivo perché la voglia di venirne a capo cresce pagina dopo pagina conquistando il lettore sia con il libro vero e proprio che con tutto ciò che gli gira intorno. In senso negativo perché è davvero impegnativo. Oltre alla lettura del romanzo si deve andare di pari passo con gli appunti, tantissimi, dei due ragazzi che cercano di risolvere il mistero che si nasconde dietro l'autore. Così noi ci ritroviamo a cercare di capire:
- chi è l'autore
- chi è il ricercatore che prende appunti
- chi è la studentessa che prende appunti
- cosa nascondono le loro vite (li conosciamo solo grazie alle parole che si scambiano a margine del racconto) 
- che rapporto svilupperanno
- chi sono tutti i personaggi che nominano, tra cui quelli che si relazionano a loro e quelli che si relazionano all'autore
- il romanzo vero è proprio 
- tutto.
Una guerra. Non nascondo che ogni tanto mi facevo prendere dall'ansia e chiudevo fino a quando non mi passava. All'inizio non sapevo nemmeno come fare a procedere, se leggere un intero capitolo e poi tornare indietro o se fare tutto insieme.
Poi, però, la curiosità ha preso il sopravvento e le difficoltà sono scomparse. Questo libro è costruito così bene che darsi per vinti è impossibile. L'originalità dell'idea, e della storia, va oltre tutto quello che ho incontrato fino a oggi. Mi è piaciuta la storia de La nave di Teseo ma più di tutto più è piaciuto quello che gira intorno a Jen e Eric, i ragazzi che studiano il testo. Non pensavo che fosse possibile delineare dei personaggi solo attraverso delle note (che cambiano di colore in base a quando scrivono, o almeno questo è quello che ci viene fatto credere).
Altra cosa che ho apprezzato tantissimo è la consistenza del libro. Sembra di maneggiare un tomo antico con pagine ingiallite, carta spessa e macchie del tempo. Come se fossimo andati in biblioteca e avessimo preso in prestito un testo su cui studiare per fare la tesi. Maneggiarlo, sfogliare le pagine, è una bella sensazione 
È impegnativo. Non è uno di quei libri da leggere prima di andare a dormire (anche perché tutto il materiale all'interno cade e rimettere a posto i pezzi non è cosa da niente) ma vale la pena perdere un po' di tempo per stargli dietro perché è proprio una figata.
Questo è ciò che ho pensato per gran parte del libro. Arrivata alla fine...
Non sono riuscita a risolvere gli enigmi. DeBBo dire che l'ho letto in modo troppo superficiale, come leggerei un qualunque libro, non ho preso appunti, non ho raccolto gli indizi e ho dato un'importanza minima alle note, arrivando alla fine con questa certezza: non ci ho capito niente.
Perlomeno è quello che ho sperato. Perché se ciò che ho capito è giusto mi rimangio il "figata" di qualche linea sopra. 

Dopo averlo finito ho fatto qualche ricerca su internet per capire se anche altri fossero turbati quanto me. Ho scoperto di sì. C'è ancora chi deve comprendere se è il libro del secolo o una ciofeca. Un po' come fu per Lost.  

Ne avevate sentito parlare? Pensate di leggerlo?   

M.  

9 commenti:

  1. Io mi sono data per vinta!
    Per quanto abbia amato alla follia la veste grafica del libro, ho trovato la lettura, proprio da un punto di vista visivo, troppo faticosa. Le note sono minuscole e i diversi colori delle note alla lunga mi stancavano gli occhi. La storia era carina, ma non da "mi sta cambiando la vita". Ecco, avrei preferito un premio maggiore per la mia fatica, un intreccio da non farmi dormire la notte, allora sì, mi sarei buttata anima e corpo negli enigmi a costo di perdere una delle mie ultime diottrie.
    Così com'è, dare un 10 all'idea e un 6+ alla realizzazione.

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    1. Concordo in pieno con il tuo voto. Sai che c'è gente che lo sta leggendo per la terza volta pur di risolvere l’enigma? 0.o

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  2. Ehmm, che dire... No!
    ( ma questo già lo sapevi! ;) )

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    1. Povera Marina, cosa ti devi sorbire ogni volta! :D

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  3. Premetto che ho visto tutti gli episodi di Lost, ma bada bene ogni volta li registravo e poi me li guardavo a mente sveglia con estrema attenzione, insomma era diventato un lavoro. Nonostante questa mia applicazione certosina il finale non l'ho capito del tutto, erano tutti morti quindi e l'isola una loro immaginazione pre-morte? Se me lo dici mi fai un favore perché a me è rimasto il dubbio.
    Mi sa che il libro La nave di Teseo non lo metterò tra le mie letture, sono ancora troppo scossa da Lost ;-)

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    1. SPOILER - Dipende da che parte ti schieri. Se sei tra quelli a cui è piaciuto, allora loro "vanno avanti". Se sei tra quelli a cui non è piaciuto "sono tutti morti e la fine è una delusione". Devi solo scegliere. :D

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    2. Mi è piaciuto ma mi sa devo riguardarmi la fine :D

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  4. Ciao Monica, in generale leggo un po' di tutto ma di fantasy e di fantascienza proprio non sono appassionata! Però, quest'anno mi sono riproposta di leggere il primo libro di Harry Potter, per la gran felicità delle mie amiche!

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    1. Harry Potter! *_*
      S.La Nave di Teseo non è né l'uno né l'altro, comunque. Direi più un insieme di enigmi da risolvere. ;)

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