Quanti di voi hanno una passione smodata per i segnalibri?
Io ce l'ho! Ne ho più di cinquanta e cerco di usarne uno diverso per ogni libro. Considerato che leggo una quarantina di libri all'anno potremmo dire che riesco a girarli quasi tutti, ma dato che quest'anno mi sono data agli eBook, devo riconoscere che non riesco a farlo. Allora tento di restringere il campo considerando che 9 bookmarks sono uguali, uno è in pelle e non riesco a usarlo, e due sono troppo grandi per poter essere ritenuti pratici. Diciamo che sono 40, uno più uno meno.
Ho provato a contare i libri che ho letto nel 2014 e pur convinta di averne lasciato indietro qualcuno, penso di averne letti 39. 21 e-Book. 18 libri cartacei. Troppo pochi per tutti i miei bellissimi segnalibri. Sigh, sob!
Che fare dunque? La risposta potrebbe essere leggere meno libri con l'eBook reader e darmi a quelli vecchio stile. Bella idea ma... non ho più spazio in casa. Già così tento di sfruttare ogni angolino libero rubandolo a D.. Molti li ho anche portati dai miei, invadendo pure i loro spazi.
Altra possibilità sarebbe quella di leggerne di meno. Due anni fa ci ho provato. No, non è vero. Non ho provato a leggerne di meno, ho solo provato a comprarne di meno. Mi sono riletta alcuni libri e me ne sono fatta prestare una marea. Nel 2014 me ne hanno regalati 7 e in cartaceo ne ho comprati altrettanti. A questo punto i più arguti tra di voi potrebbero fare qualche calcolo e chiedere: ma te ne sei fatti prestare... quanti, quattro? No, me ne sono fatti prestare tanti ma finisce sempre che quelli che mi piacciono me li compro perché non sopporto l'idea di non averli in casa. Se li amo, devono essere miei. Devo averli. Devo poterli toccare e rileggere quando ne ho voglia, devo poter ritrovare il pezzo che mi è piaciuto particolarmente, quello che mi ha fatto piangere, quello che mi ha fatto battere il cuore, quello che mi ha fatto riflettere.
Pensate che da adolescente sottolineavo addirittura le frasi che preferivo. Se ci penso adesso mi vengono i brividi. Oggi considero i libri degli intoccabili e anche solo una piega in una pagina mi fa soffrire, quindi il pennarello rosa non è proprio accettabile, però ai tempi lo facevo. L'Alchimista è praticamente tutto colorato, anche con pennarelli diversi, perché avendolo letto due volte all'anno tra i sedici e i diciassette anni, ho anche deciso di usare più di un colore per non confondere i pensieri che mi martellavano la mente in momenti diversi. L'insostenibile leggerezza dell'essere invece è quasi monocolore, poiché dall'inizio alla fine mi sembrava degno di merito. Per fortuna questo trattamento non è toccato ai classici, forse perché l'idea di sottolineare dei pezzi di storia come Ippolito di Euripide o Cime tempestose mi sembrava troppo, troppo anche per una sottolineatrice folle come me. A vent'anni ho smesso. Purtroppo i primi due di Harry Potter sono rientrati in quella follia colorata ma senza troppi danni.
A vent'anni ho iniziato a pensare ai libri come una parte importante di me e ho smesso di usare gli scontrini per tenere il segno. Ho scoperto che i segnalibri potevano essere una valida alternativa e tutti i loro colori, le frasi tracciate, le immagini, i disegni, arricchivano la mia lettura con sfumature diverse. È
allora che ho iniziato, con calma, a collezionarli. In un primo momento non ci ho fatto veramente caso, ma quando mi sono trasferita e li ho raccolti tutti ho capito che li stavo mettendo da parte e che ognuno di loro era adatto a un libro. Così ho continuato, e continuo ancora oggi, seppur con minor foga.
Sono tutti lì, in due barattolini. Mmm, forse dovrei dire erano in due barattolini, perché quando ho tentato di fotografarli per metterli in questo post ne ho fatto cadere uno - ah! Mitica me! -. Adesso c'è un barattolino rosa e una tazza bianca che non ci si sposa per niente bene. Comunque, questi due contenitori sono stati riempiti di segnalibri che aspettano solo che io scelga quello giusto per la nuova lettura. Perché c'è sempre quello giusto. Devo solo capire qual è.
E voi?
E voi?
M.
Anche tu con i segnalibri! Sono la mia unica collezione, ma senza pretese di valore. Posso tenere come segnalibro anche l'etichetta di un paio di pantaloni oppure il biglietto di un traghetto che mi ricorda qualcosa di bello, ma ci sono anche tanti segnalibri veri, raccolti in qualche viaggio. E poi le sottolineature... sulla narrativa non le ho mai fatte, invece sulla saggistica sottolineo a colori, come se dovessi studiare (e in fondo è così). Comunque la scelta del segnalibro giusto per l'inizio di un nuovo libro è davvero libidinosa... :)
RispondiEliminaBella l'idea di usare come segnalibri oggetti che ti ricordano qualcosa, non ci avevo mai pensato!
RispondiEliminaA volte trovo subito quello giusto, prendendone uno a caso, altre volte invece devo pensarci un po'. Un giorno mi è anche capitato di cambiarlo perché non si abbinava per niente al libro scelto! :)