venerdì 2 gennaio 2015

Post di apertura

Con le mani intorpidite da questo freddo che a noi mediterranei appare come il possibile principio di una glaciazione - vi ricordo che vivo nella città più fredda della Toscana - ho deciso di scrivere un post di apertura per questo nuovo anno. 
Mi sono chiesta anche cosa avrei detto ma come spesso succede non mi sono data una risposta. Quando ho aperto questo blog non l'ho fatto perché volevo strutturare un sito in cui fosse possibile trovare informazioni che la gente cercava. Sempre il solito genio, nevvero? ;)
Mi spiego meglio. 
Non credo di essere il tipo di persona che può insegnare (ih, ih!) o portare a trovare le risposte che si vuole, a meno che non si tratti delle materie in cui sono più competente ma... non era ciò che volevo.


Non sono un'esperta di editoria, non sono una critica, non me ne intendo molto di editing, non riesco a dare opinioni negative sui libri, non mi sento in grado di parlare di grandi classici. Una volta ho buttato giù un post che voleva spiegare perché in ogni libro esistesse una trama facendo riferimento a Propp e ad altre teorie letterarie, e mi era venuto anche particolarmente bene. Nel senso che spiegavo senza salire sopra una cattedra ed era... buffo, pur esprimendo ciò che voleva esprimere. Ero riuscita a riportare alla mente molte delle cose studiate all'università e avevo dimostrato la mia tesi, secondo la quale esiste sempre una trama, anche se non è sempre così articolata. L'ho cancellato. L'ho fatto perché era pieno di nozioni e io non volevo essere M., la tizia che parlava di letteratura. Non perché non la ami - io la adoro! - ma perché per fare una cosa del genere si devono avere delle serie, serissime competenze, e io non le ho. 
Una volta deciso che non avrei apportato niente di concreto al mondo del web con il mio blog - yuuhuu! - me ne sono fatta una ragione e ho semplicemente pensato di scrivere. Scrivere quello che mi passa per la mente, quello che ho voglia di raccontare a chi ha voglia di leggere - sono stupita io stessa ma sembra che ci sia un bel po' di gente che ha voglia di seguire le astrusità che scrivo (io vi adoooroo!! <3) - e usare questo spazio colorato per raccontare la mia esperienza di lettrice-scrittrice (scrit...che?). Che amo leggere si sa, che amo scrivere ancora di più e allora quale miglior idea di quella di aprire un blog? S. me lo ripetuto per tutta la vita. Diciamo pure che S. riteneva che avrei dovuto sfruttare ogni secondo libero per scrivere senza rimuginare troppo sul fatto che ciò che raccontavo lo facevo leggere a pochissime persone. Dal suo punto di vista, pienamente condivisibile, dovevo scrivere perché mi piaceva farlo, e basta. Quando ho aperto il blog si è detta, o comunque sentita, abbastanza soddisfatta. Sempre secondo il suo punto di vista una che ama scrivere avrebbe dovuto aprire un blog da moooolto più tempo e avrebbe dovuto raccontare quello che voleva raccontare, indipendentemente dall'utilità. 
L'ho fatto.
Nonostante non volessi apportare nessuna miglioria all'umanità (se non quella di far sorridere o passare un po' di tempo, un po' come con Innamorarsi ai tempi della crisi) nonostante non avessi dati concreti da raccontare, nonostante mi vergognassi come una ladra, ho scelto di condividere qualcosa con la gente. Condividere. Come suona bene.
E ho notato che i post più letti, a parte quelli che vedete nella magica colonnina di destra, sono i post in cui racconto me stessa. Racconto le mie figuracce, il mio modo di rapportarmi al web, le mie paure, le mie idee.
Ci sono tanti lit-blog favolosi. Favolosi sul serio. Ci sono quelli che parlano solo di libri, e ne parlano divinamente, ci sono quelli che parlano di scrittura, e lo fanno in maniera impeccabile. Io non potrei fare bene nessuna delle due cose. O magari sì, ma non quanto loro.
Quello che so è che ho creato questo microcosmo colorato, l'ho riempito di rosa per equilibrare il nero che sovrasta un sacco di cose, l'ho composto di parole che non vogliono essere niente di più che parole. Sorrisi che non vogliono essere altro che sorrisi.  
E spero davvero che vi piaccia, perché io lo adoro.

M., la tizia che folleggiava cianciando del niente, vi fa i suoi migliori auguri per un 2015 strepitoso! ^_^

2 commenti:

  1. In fondo stai dicendo che hai deciso di mettere nel blog una cosa sicuramente unica e inimitabile: te stessa. Scusa se è poco! Magari nel tempo te la sentirai anche di esprimere le cose che conosci, senza temere di salire sul pulpito. Non ha importanza che esistano altri blog dedicati a un determinato argomento, belli o brutti o eccezionali. Quello che dici tu, nel modo particolare in cui lo dici, non lo può dire nessun altro. Tutta la blogosfera si basa su questo, credo. Buon anno! :)

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    1. Che cosa carina che hai detto! *_*
      Sì, credo tu abbia ragione.
      Buon anno anche a te! :)


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