lunedì 14 novembre 2016

Sul libro "Voglio una vita a forma di me"

Devo ammetterlo, una volta per tutte. Gli YA mi piacciono. Ci ho messo un sacco a capirlo, direi un paio d'anni, ma a questo punto non posso negare l'evidenza: fanno per me. Le storie di ragazzi che affrontano le prime difficoltà riescono sempre, in qualche modo, a farmi venir voglia di approfondire la lettura in tempi rapidi. Sarà il fatto che parlano di vita vera, sarà che sono pieni di paranoie che a quell'età sono giustificabili mentre andando avanti pare che non si possano più avere perché l'essere adulto impone una certa serietà e fermezza, sarà che sono divertenti e che alleggeriscono la giornata. Non so, ma mi piacciono.
Quello di cui vi parlo oggi è un libro su cui non mi sarebbe mai caduto l'occhio, probabilmente, se l'avessi visto in libreria ma che mi ha conquistata sin da subito saltellando nel Web. Questa volta, a differenza del solito, non è la cover ad avermi colpita ma la sinossi stessa, e forse un po' anche il titolo.

Voglio una vita a forma di me
di Julie Murphy
Genere: Young Adult
Editore: Mondadori
Prezzo: eBook 8,99 €, cartaceo 14.45
Uscita: 20 settembre 

Willowdean Dickson ha qualche chilo di troppo, un soprannome imbarazzante come "polpetta" e soprattutto... si piace proprio così com'è! Anche se sua madre è presidentessa di un concorso di bellezza, anche se la sua migliore amica è bionda e magra come una star, anche se nelle pubblicità le ragazze grasse sono sempre infelici oppure buffe pacioccone... Willowdean è dotata di autoironia e si è sempre sentita bene nella sua comoda, morbida pelle. Fino a quando, nel fast-food in cui lavora dopo la scuola, non arriva Bo. Will se ne innamora, ed è qui che iniziano i problemi. Perché Bo sembra ricambiare. Invece di salire alle stelle, all'improvviso le certezze di "polpetta" crollano. Perché l'amore può far sentire così inadeguati, a disagio, imperfetti?

Willowdean Dickson è un'adolescente americana che vive in Texas, in una di quelle piccole città di provincia che noi immaginiamo in pianura, in cui fa un caldo pazzesco e dove sorseggiare il tè sembra l'unica cosa in grado di dare un po' di sollievo. La sua vita scorre come quella di chiunque altro tra scuola, lavoro e amici, anche se si tratta solo di una, la migliore amica. Solo qualche mese prima ha perso l'amatissima zia Lucy, morta all'età di 37 anni a causa di un infarto, e adesso deve affrontare una nuova fase della sua esistenza esattamente nel periodo in cui iniziano i preparativi per il grande concorso di bellezza che si tiene in città ogni anno. La madre è una delle organizzatrici, una delle passate vincitrici e in qualche modo Will si sente sempre sotto osservazione perché è... in sovrappeso. Non si parla di qualche chiletto in più ma nemmeno di obesità. Will è una ragazza rotondetta che si piace così com'è e che fino a questo momento non ha mai messo in discussione se stessa. Consapevole di non essere in forma, è felice della persona che è anche grazie ai consigli ricevuti dalla zia Lucy, una donna obesa che ha trascorso la maggior parte della vita chiusa in casa per la sua condizione e che forse, seppur indirettamente, è stata la causa stessa della sua morte.
A minare le certezze di Willowdean è un ragazzo di nome Bo. Bello, silenzioso e misterioso, non riesce a fare a meno di baciarla ogni volta che gli è possibile ma per Will questa, invece di essere una magia, visto che è palesemente cotta di lui, è un motivo per mettersi in discussione.
 «Willowdean Opal Jackson, tu sei bella. E 'fanculo a chiunque lo metta in dubbio.»
Ogni volta che le mani di Bo si muovono sul suo corpo lei entra in modalità "metti dentro la pancia" "sentirà la cellulite" e si ritira sempre di più. Per ritrovare fiducia in se stessa e convincersi che va bene così come, decide quindi di partecipare al concorso di bellezza. Sa benissimo che non vincerà ma il suo intento non è quello. Ciò che vuole fare è mostrare a tutti che se vuole, può. Può essere una ragazza normale, può avere una vita normale e può fare le cose che fanno tutte le ragazze normali.
Da questo momento non sarà più sola e nonostante le incomprensioni con la migliore amica El, le discussioni con la madre che la vorrebbe più magra e le difficoltà con Bo, Will si ritroverà affiancata da nuove amiche, più simili a lei e in un certo modo più simili a tutte le persone del mondo, con difetti e imperfezioni che le fanno sentire diverse.

L'ho trovato estremamente carino. Si legge benissimo, scorre sotto gli occhi che è una meraviglia, ma non per questo è un libro superficiale. Il modo in cui Will si rapporta al suo corpo è invidiabile ma allo stesso tempo difficile da capire, perché nonostante la zia sia morta per una malattia probabilmente scatenata dall'obesità lei non si pone mai il problema di cosa succederà andando avanti. Non da un punto di vista strettamente fisico ma da quello salutare, con tutte le conseguenze che ne vengono fuori. Allo stesso tempo, è proprio questa la sua forza. Consapevole del suo essere va avanti e combatte contro tutti per far valere la sua persona senza voler, come spesso accade, mettere in evidenza l'intelligenza o altre doti ma buttandosi nella mischia di un mondo che si tende a ritenere creato solo per le persone perfette. 
Willowdean è simpatica, spiritosa, coraggiosa e decisamente tosta, paranoica al punto giusto, come può esserlo una ragazza della sua età o in generale una qualunque donna a qualunque età. In certi casi, quando tiene lontano Bo nonostante ciò che prova, fa prudere le mani ma non si tratta di un romanzo d'amore nel vero senso della parola dunque tutta quella fase scorre piacevole e aumenta il desiderio di vedere come va a finire. 
Conclusione: un romanzo carino per tutte le età, dolce e divertente al punto giusto. Consigliato! Da leggere!

M.

2 commenti:

  1. Niente triangoli in mezzo all'apocalisse, bene! Sembra il tipo di libro che potrei consigliare ai miei alunni. Grazie davvero per la segnalazione.

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    1. Prego! :) Nessun triangolo classico, nessuno scontro tra la bruttina e la belloccia, qualche bulletto che viene rimesso al suo posto e una storia che vale la pena leggere, anche e soprattutto per i tuoi alunni. E pure per noi. ;)

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