Dove ero?

Oh, che domanda insidiosa mi son fatta. Ero qui, ma ero anche fuori. Certo è che non intendevo scomparire come invece è successo. Quando ho pubblicato l'ultimo post con gli auguri di Natale ero convinta che avrei scritto e/o postato durante le vacanze, ma non avevo considerato con serietà una magica condizione: le ferie. E dunque, che è successo? Vi do un assaggio con questa foto. 

Torre del Oro - foto mia

Direi, comunque, senza un ordine ben preciso, che:
- ho mangiato tanto, tanto tanto. Io e D. abbiamo anche preparato un pranzo con i fiocchi. Per essere due che cucinano solo per sopravvivere, ce la siamo cavata alla grande lasciando tutti di stucco;

- ho ricevuto dei bellissimi regali, tra cui alcuni libri. Fra questi, Storia di una ladra di libri. Era un sacco di tempo che lo puntavo e sono contenta di essere finalmente riuscita a leggerlo. Un bel libro, di quelli che ti prendono piano piano, che ti conquistano pagina dopo pagina. Il film non è all'altezza.

- sono andata in Lunigiana e ho iniziato l'anno al mare. Mmm, mare;

- ho visto molti film e dopo tanti anni di attesa mi sono finalmente goduta Assassin's creed. Non ho mai giocato al videgame e non ho mai letto i libri da esso tratti, ma conoscevo la storia e ne sono sempre stata affascinata, dunque ero davvero emozionata all'idea di vederlo. Si merita un punteggio a pieni voti, tanto che ho pensato di leggere pure i libri. Subito dopo essere uscita dal cinema sono passata in libreria e ho scoperto che hanno pubblicato anche la storia tratta dal film. Insomma, è tutta una trasposizione quando si tratta di questa setta di assassini. Le recensioni del primo libro non mi hanno convinta, però, quindi non so se cederò al fascino dell'acquisto o se propenderò per il romanzo del film. Se non ci avete capito niente, è più che comprensibile. Se avete voglia di guardare il trailer, lo trovate qui;

- mi sono ammalata. Curiosi batteri hanno causato una strana sinusite/infiammazione gengivale/otite/mal di gola che mi ha costretta all'antibiotico;

- mi sono rilassata;

- ho chiuso fuori dalla porta un sacco di cose. Forse troppe. Mi viene da pensare che ne avessi bisogno, che sotto sotto covassi la necessità di non pensare a niente e di godermi al massimo questi giorni di relax; 

- sono andata a Siviglia. Dire che me ne sono innamorata è riduttivo e di certo non pensavo che avrei trovato un gioiello capace di mettere in discussione Madrid e Barcellona. Non che intenda paragonarle, solo che non mi aspettavo di arrivare in una meraviglia del genere. Siviglia non ha solo magnifici palazzi come la Cattedrale e la Giralda, non ha solo splendide viste come Plaza de España. Siviglia è bella tutta. Lo è con il suo profumo di arance che si diffonde dagli alberi che ne definiscono ogni strada, lo è nei suoi locali piccoli e pieni di delizie da scoprire, nei suoi viottoli che ti conducono da una piazza all'altra in un'esplosione di luce, negli edifici, nelle case, nelle voci. Nel succo di arancia. A un certo punto ne sono diventata dipendente. 
Il mio spagnolo non era arrugginito come temevo, ma non era nemmeno come speravo. Anni di università buttati al vento. Yuppidu. 

Per i nerd: a Siviglia hanno girato alcune scene de Il Trono di spade, quelle ambientate nei giardini di Dorne - altro non sono che il parco situato all'interno del palazzo reale più bello che io abbia mai visto, e cioè l'Alcázar - e Star Wars - episodio II, proprio nel luogo della foto qui sotto. L'abbiamo scoperto due giorni prima di partire. 

Plaza de España - foto mia

- mi sono imposta di non scrivere. Ecco, questa era l'unica cosa che avevo davvero progettato. Non per il blog, quello è stato un caso, ma per i libri, sì, ho volutamente chiuso il pc e scelto di non buttare giù niente. Dovrei mettere un po' di ordine in ciò che c'è, ma siccome non dipende solo da me, è difficile farlo. Sì, sono criptica in modo fastidioso, avete ragione, ma non so cosa posso dire e cosa no. Perdonatemi. Peccato che adesso abbia già voglia di scrivere e mi stia costringendo a non aprire il file per rovesciarci dentro tutto quello che mi è venuto in mente in queste due settimane. Sì, perché puoi far finta di non aver voglia di scrivere ma quella, la voglia, prima o poi te la fa pagare. Ed è esattamente quello che sta succedendo ora.  

E voi, come state? Siete pronti per questo 2017?

Ah, Buon Anno, cari. E grazie a tutti voi che avete letto la mia novella natalizia. Se non l'avete ancora fatto, la trovate qui. 

M.