martedì 27 settembre 2022

Una nuova fase "scrittoria"?

A settimane [ma forse è meglio dire mesi] dai tanti dubbi scrittori e da un grido sommesso di stanchezza che mi aveva fatto passar la voglia di fare qualunque cosa riguardasse i miei libri, futuri e passati, la situazione è...

Partiamo con il dire che la scrittura, in questo 2022 difficile, è stata solo la ciliegina sulla torta. 
Se in un primo momento il mio è stato un vero e proprio rifiuto nei confronti dei libri, è vero che è stato tutto il resto a portarmi lontana dal computer, dalle idee, dal tempo, dai programmi.

Ora che le cose sono tornate alla normalità [non del tutto, ma rispetto a prima è tutta discesa], la voglia di "tornare" è riemersa, anche se non in modo chiaro.

Tanto per cominciare, ora come ora mi sento di appartenere al rosa quanto al mondo degli onnivori.
Considerate che sono vegana, e traetene le vostre conseguenze.

La verità è che non riesco quasi più a leggerlo e anche se ho delle idee, faccio fatica a dire "ok, ora mettiti lì e scrivi di loro". Che poi sono carini, è una storia che funzionerebbe bene  [sì, una storia c'è] e che potrebbe benissimo finire ne la Social Series, ma... non ne ho voglia.

Non fraintendetemi, le storie d'amore sono sempre le mie preferite. Solo che adesso mi piace leggerle di contorno, come un sottofondo che muove senza essere predominante. Sia perché mi sono stufata delle tantissime pagine dedicate al sesso, sia perché la maggior parte mettono in scena schemi visti e rivisti, con stili neutri, caratterizzazioni di personaggi uguali e patriarcato che sembra regnare senza freni. 

Non mi ci ritrovo. E anche se penso di metterci qualcosa di concreto e importante, finisce che mi sento di affogarci dentro, in questi schemi.

E allora, ciò che voglio leggere è anche ciò che voglio scrivere, ma ciò che voglio scrivere è difficile, non funziona con il self publishing [La scrittrice senza tempo ne è un esempio] e io non so se sono capace di fare le cose in modo tradizionale. Mandare un manoscritto, attendere i rifiuti, le mancate risposte, vedere le speranze prendersi un aperitivo dopo l'altro finendo per ubriacarsi, avere una storia in cui credo che non va da nessuna parte.

Lo sto facendo, è chiaro. A tempo perso, quando riesco, quando ho tempo per le ricerche e la scrittura, la storia che ho in mente si crea, ma se funziona, questo non lo so. 

Si tratta di una nuova fase? Non saprei. 

Mentre ci penso, fatemi sapere cosa ne pensate! 

Monica 

8 commenti:

  1. Ciao Monica, ti capisco benissimo perchè a me è capitata la stessa cosa: ho iniziato a scrivere rosa ma da qualche anno mi sono avvicinata al giallo/thriller (mio primo "amore letterario"), un genere del quale ho scritto due romanzi (più uno al momento in scrittura ma fermo per impegni vari) e dei quali non so bene cosa fare. Uno ce l'ho fermo, l'altro è in finale al torneo "Io scrittore" ma poi non so cosa ne farò (magari lo iscriverò ancora al torneo ;-)) mentre quello che sto scrivendo mi piacerebbe, una volta concluso, farlo leggere a un'agenzia letteraria. Se tutto questo non dovesse dare alcun risultato... boh, al momento non saprei... non mi va più di pubblicare su Amazon, e per questo comprendo benissimo i tuoi pensieri...

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    1. Cara Ariel, innanzitutto complimenti per il torneo, davvero davvero tanti! Fammi sapere come va, poi! <3
      Per il resto, ci capiamo benissimo. Il cambio di rotta non è facile, vediamo cosa succede! Grazie per il tuo supporto!

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  2. Ciao Monica ho letto La scrittrice senza tempo, ho anche scritto la recensione su goodreads e Amazon, è un romanzo piacevole, ma sarebbe stato meglio se ci fosse stato un maggior approfondimento della psicologia di Bianca, invece molto si lascia intendere, questo è il mio parere.
    Riguardo al rosa e al fatto che, a un certo punto ci si stanchi, ti capisco benissimo, è il motivo per cui sono passata al giallo, è un genere che permette di spaziare meglio in altri temi che magari stanno a cuore, tuttavia è faticoso perché si passa in uno spazio nuovo, ma per questo stimolante.

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    1. Vero, è faticoso, ma molto, molto interessante! E sì, visto anche il tuo passaggio da un genere all'altro, direi che ci capiamo bene!
      Quanto a Bianca, grazie mille per le tue parole e la tua opinione, sono importantissimi!

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  3. Capisco benissimo. Si può scoprire di essere più in sintonia con un altro genere, anche se fino a un momento prima si avevano altre propensioni. Non resta che seguire il cuore, in questi casi!

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    1. Sì, senza dubbio. Il rischio sarebbe di creare storie senza anima solo per il dovere di farlo! E non ne verrebbe fuori niente di buono...

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