lunedì 4 maggio 2015

L'emmealfabeto

Appena letto mi sono presa una cotta. Poi l'ho riletto, l'ho commentato e la cotta è aumentata. Parlo di questo delizioso alfabeto, un'idea scovata sul bel blog Anima di carta. Le sue origini sono a loro volta scovabili nel suo post.
Non ho resistito alla tentazione e all'invito e quindi eccolo qua, l'alfabeto di M., chiamato Emmealfabeto per egocentrismo, sindrome da cui sono affetta a causa del blog. 
Credo che abbia contagiato numerose persone (l'alfabeto, ma anche l'egocentrismo-da-blog) e ne ha avuto tutto il diritto. Il problema è che per farlo mi ci è voluto un sacco perché non appena finivo di scrivere una lettera squillava il telefono, o dovevo uscire, e chi più ne ha più ne metta. E poi, lo ammetto, avevo altri post in programma. Me colpevole. Sigh. 
Ma ce l'ho fatta. Yuppidu. 


A come Anonimato
Finirà, prima o poi. Sto giocando a Nascondino e tra poco arriverà il momento in cui qualcuno urlerà "tana!" e io sarò costretta a uscire dal mio delizioso nascondiglio. E quel qualcuno sarò io stessa. Da M. mi trasformerò in... ah!

B come Buonumore
Quello che mi assale ogni volta che scrivo, che mi fa sentire più leggera anche se il resto è un casino. Anche se la stanchezza e il lavoro e le difficoltà del mondo bussano alla porta.

C come Cuore
Perché ce ne metto tanto, dentro. Perché è importante. Perché si dovrebbe scrivere per sentirsi bene, prima che per ogni altra cosa. Se poi arrivassero anche la notorietà e i soldi non saremmo certo disperati, nevvero? Era una battuta. Uhm.

D come Desiderio di mollare
Non credo se ne possa fare a meno. Quando la critica è pesante, quando non ti aspetti una reazione, quando senti di fare tanto e di ricevere poco. Che siano sensazioni vere oppure no, ogni tanto vorrei lasciare tutto e tornare al prima. Solo ogni tanto, però.

E come Elenco
Non sono una che fa scalette, ma di elenchi ne produco a volontà. Elenchi dei nomi dei personaggi, delle sviste da correggere, delle cose da riguardare, delle idee che mi sembrano geniali (uhm) e che potrei dimenticare.

F come Fantasia
Ne ho in abbondanza, a volte pure troppa, e non mi farebbe male distrubuirne un po' alla gente. Un grembiule bianco con le galette rosa, codine e un cesto tra le mani in cui dono fantasia alla gente sotto forma di liquido, in bottigliette dai mille colori, imbellettate da un nastrino rosa. Gli adulti ne hanno bisogno. Andrebbe distribuita la mattina al bar insieme al caffè, ma dovrebbe essere fantasia serena, leggera, positiva. Non malsana e distruttiva.

G come Gioco
Scrivere è una forma di gioco. Un passatempo. Un hobby. Spero di trovare sempre il modo di ritagliarmi un po' di tempo libero per farlo. Per incantarmi.

H come...
Aiuto. Non lo so. Come Hotel? Come Hostel? La famosa fantasia... bleah.
 
I come Idee
Talvolta mi assalgono quando meno me lo aspetto, mentre faccio tutt'altro, mentre sono al supermercato e la gente fa la spesa, o mi passa avanti, o mi chiede di passargli una busta. Altre volte arrivano mentre le cerco, mentre mi impegno affinché venga fuori una scena o una storia. Idee che non vedo l'ora di buttare per iscritto.

L come Logica
Che non funziona. Mi siedo a tavolino, ragiono con me stessa e finisco per fare una scelta che ritengo logica e che in poco tempo scopro essere illogica. O semplicemente contraria al web-marketing. Come quella di "postare" di venerdì. E di pubblicare il post di lunedì perché il fine settimana ero fuori. Boh.

M come M.
L'abbiamo già detto. L'ho già detto. Sono fiera di M. tanto quanto James lo è del suo Bond. Il suo nome è Bond, James Bond. Il mio è M., M., M. Fino a quando qualcuno non griderà "tana!".

N come Nutella
Sì, riconosco di essere colpevole. Ogni tanto, mentre scrivo, sento questa necessità impellente che mi guida verso il barattolo. Il barattolo è poi guidato verso il cucchiaino e insieme torniamo al laptop e ci rimettiamo al lavoro. Indispensabile quanto la musica.

O come Ordine
Anche se mentre scrivo una storia saltello da un capitolo all'altro, anche se a volte scrivo prima il finale e poi l'inizio, anche se butto giù un dialogo o una scena che si troveranno nel mezzo, è tutto fatto con ordine. Nessuna scaletta appuntata ma una ben costruita in testa.

P come Palestra
Il periodo di Innamorarsi ai tempi della crisi, soprattutto i primissimi mesi, sono stati un ottimo ginnasio. Non saprei dire se mi hanno preparata ad hoc al resto... forse è meglio dire che non mi hanno preparata a niente, ma almeno ho un'infarinatura generale di questo simpatico/difficile mondo. 

Q come Quaderno
Dove annoto le cose. Un quaderno, un blocco e un quadernino ad anelli, sparsi tra la scrivania e il divano e pronti a riempirsi di fronte alle mie necessità. Archibugi senza i quali perderei sicuramente la guerra contro la strutturalità.

R come Ritmo
Quello della musica che ascolto e che mi dà il tempo. Tendo a sonorità rock/metal quando la storia lo richiede ma sguazzo in totale allegria nel pop quando si tratta di romance. Non sempre, non dall'inizio alla fine, ma spesso ho bisogno che mi accompagni. Più durante la stesura che nella rilettura.

S come Sintesi
Riesco a contrarre tutto in pochissime parole. Non posso nascondervi quanto mi piaccia. Ho sempre avuto questa capacità, fin dalla scuola, e l'ho trasferita anche nei miei romanzi (quante arie che mi do, eh?). Non so se agli occhi degli altri sia un bene oppure no, ma a me piace molto.

T come Tempo
Ne vorrei di più per scrivere. Vorrei darmene di più mentre stendo un copione. E invece mi faccio prendere la mano e mi sento invadere da una forza oscura che mi guida con prepotenza verso la fine. Non è vicina, non lo è nemmeno mentre la scrivo, però spinge con potenza e qualche volta rischia di rovinarmi il viaggio.

U come Unicità
A volte mi domando perché mi ostino a voler fare in modo diverso da altri, ma dura poco. Perché in pochissimi secondi ricordo qual è il mio carattere e mi accetto. Sono una web-asociale, non posso costringermi a diventare Miss Chiacchiere e Condivisioni. 
Vero? Vero? Veeeroo?

V come Verbi
Vi dirò una cosa. Io adoro il congiuntivo. Lo trovo molto più elegante dell'indicativo e soffro quando non viene usato. Sebbene capisca la naturalezza con cui esce il secondo, sebbene io stessa a volte lo lasci da parte, sebbene stia scomparendo, io lo adoro. E in generale adoro tutti i verbi. Ma questo succede perché adoro la grammatica.

Z come Zero
La M. che si è buttata il 29 luglio lo ha fatto con una montagna di lacune. Si è gettata in questo mar, dove non è poi così dolce naufragar, e ci è sguazzata. Zero erano la mia conoscenza, la mia consapevolezza e la mia preparazione. Ho imparato tutto (tutto che?) strada facendo. Sono sempre un'esordiente del ciuffolo ma adesso, da zero a dieci, potrei dire di essere a uno. 

Finito! Spero che lo troviate interessante e non troppo lungo.
Cavolo, è troppo lungo. Alla faccia della sintesi. Ci sarà una cosa che corrisponde al vero in ciò che ho scritto?
D'accordo. Non addormentatevi mentre lo leggete, nemmeno se è noioso, ok?
Grazie cari.

Emmosità.
M. 

7 commenti:

  1. Eccoti finalmente, lo ammetto mi ero preoccupata! Ma M. Non postava di venerdì mi sono detta, poi ho pensato sarà via per il week end lungo e che diamine avrà pur diritto di saltare un venerdì :-) e invece eri alle prese anche tu con l'alfabeto! Si lo so è contagioso. Mi piace la c di cuore e la i di idee, ma sai che anche a me vengono mentre faccio tutt'altro. L'altra sera ho scritto mezza pagina dopo esser stata davanti al po per due ore, non sapevo bene come indirizzare una fase della storia, poi mi sono svegliata durante la notte con un'idea e mi sono messa al computer per scriverla, la prossima volta che faccio l'alfabeto alla lettera p scriverò pazzia, la mia, che fa pure rima con fantasia.
    Ciao M.
    Giulia lu

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    1. Ehi Lu! ^_^
      Ho fatto un gran casino. Il fine settimana ero fuori, mi sono dimenticata di programmare il post e quindi l'ho lanciato al volo oggi. Un genio del male.
      P come pazzia mi piace molto! ;)

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  2. Grazie per la citazione! Sono contenta che ti sei fatta contagiare, così ci hai svelato qualcosina in più di te :)
    Condivido praticamente tutto, in particolare adoro anche io gli elenchi. L'anonimato ha tentato a lungo anche me, e sono molto curiosa di saperne di più (sempre che non ne hai già parlato): come mai questa scelta? E come la vivi?

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    1. Ma prego! ^_^
      Ho scelto l'anonimato principalmente per motivi di lavoro... speravo che i miei "utenti" non scoprissero mai che scrivo libri. Credo, però, che sia una scusa. Con il carattere che mi ritrovo (persona che si imbarazza per una quisquilia, che non parla volentieri in pubblico, che se sta con gente che non conosce rimane in silenzio, che spera che nessuno vada proprio da lei a fare domande, che è una piattola, insomma) l'idea che la gente sapesse chi sono mi metteva in difficoltà.
      Mi mette tutt’ora in difficoltà, però mi toccherà gridare “tana!” lo stesso. ;)

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  3. Un bel contagio!
    Belle caratteristiche tutte, ma io ho allargato il mio sorriso sulla N: scusa, debolezza stracondivisa!

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    1. C come Compriamo la Nutella, G come Glorifichiamo la Nutella, N come Nutella, O come Oh meno male che c'è la Nutella... forse il mio alfabeto sarebbe dovuto essere così! Anche il tuo? ;)

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  4. Ahah, B come bontà assoluta, E come elogio della Nutella, F come fermatemi, se no, la finisco tutta! :P

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