venerdì 8 maggio 2015

L'Assoluto niente, oppure, Tontolosità

Cari emmetesori,
oggi tontoleggio. Sì sì, avete capito bene. Ho intenzione di tontoleggiare parlando dell'assoluto niente con concatenamenti fortuiti al mio essere tonta.

Sapete perché non faccio Instagram? Perché nelle foto faccio 'chifo. Va bene. Sono orribile. Contenti? Forse non è che sono orribile nelle foto, forse sono orribile io e basta, nella vita, però nelle foto proprio non mi ci riconosco. Che io sia un mostro nella realtà non sembra comportare problemi di grosso spessore - a parte quelle mattine in cui mi sveglio e vorrei cambiarmi tutti i connotati perché mi sento grassa e brutta come pochi esseri umani possono esserlo e non capisco come sopravvivere all'orrore che mi trovo davanti - ma nelle foto non lo tollero proprio. Ho l'impressione che la persona che vedo ritratta sia qualcuno che non sono io e mi manda al manicomio. Essendo terribilmente, terribilmente, ma che dico?, terribilmente vanitosa, non posso proprio sopportare di vedere una me diversa da quella che trovo ogni giorno allo specchio - e nelle vetrine, negli specchietti delle macchine, nei finestrini, insomma, in tutte le superfici che riflettono qualcosa, comprese le pozze -.

Sapete perché non faccio Twitter? Ah bene, perché io non lo so. Potrei rispondervi, in ordine di importanza e sincerità, che non ho la più pallida idea di come funzioni e che mi stressa molto studiarne il meccanismo, che non ho abbastanza tempo da dedicargli - ho una vita privata, un lavoro, una casa, scrivo libri (ma quanto sono egocentrica?), leggo libri, ho un blog e una pagina Facebook. Voi riuscite anche ad avere Twitter? Vi preeeegooo, ditemi come fate! Ammettete il vostro vampirismo, o la vostra dipendenza da droghe sconosciute. - e che... mi sono persa. Questo inciso tra le linee mi ha confuso.

Sapete perché semino pochi commenti nel web? Questa la sapete. Dipende dal mio essere tonta. Non so che scrivere perché tutte le cose che mi passano per la testa mi sembrano delle idiozie. Se scovo la cosa giusta da dire la riverso fuori in tre parole che capisco solo io. Se decido di scriverla comunque ci infilo dentro un punto, una virgola o una parola che non mi piace e mi trasformo in una squinternata che vuole recuperare al danno fatto. 

Sapete perché ho un blog? Questa è la più facile: perché adoro scrivere. E quante cose riesco a scrivere senza dire niente di concreto, ve ne siete accorti? Ho un blog perché delle mie assurdità non posso parlare mentre racconto la storia di qualcun altro in un libro. Per parlare delle mie assurdità ho bisogno di uno spazio tutto mio, da qui, il blog. Il mio meraviglioso blog. Il mio meraviglioso mondo.
Raccontare i libri che leggo, le stupide situazioni in cui incappo, le astrusità che combino o penso, i dubbi sullo scrivere... è il mio mondo.  

Il ragionamento che ho appena fatto è, ovviamente, collegato all'essere una scribacchina/scrivente, insomma, è collegato all'essere M.
Tutto ciò, infatti, non ha niente a che fare con Monica (ops!). Tutto ciò ha a che fare con M. A Monica, a questo punto, con queste consapevolezze, queste esperienze e questa vita, non interessano i social network. M., però, in quanto autrice, sarebbe un po' stupida se non gli stesse dietro. Dato che sono la stessa persona non possono fare a meno di porsi delle domande sull'essere o non essere social. Al momento hanno scelto di non essere troppo social, di fermarsi a Fb e al Blog, e hanno voluto spiegarvi il perché.
Ve l'ho voluto spiegare. 'Sto sdoppiamento di personalità mi sta snervando. 

Sapete che faccio ora, una volta riemersa dallo sdoppiamento? Smetto di straziarvi e vado al lavoro. Poi, di ritorno, inizierò a tormentarmi per la prova costume. Dopo essere riuscita a non prendere nemmeno mezzo chilo durante l'inverno - ok, l'ho preso ma poi l'ho riperso - permettendo al mio corpo, una M, di entrare nel piumino, una S in cui mi sono voluta infilare a tutti i costi e in cui ho intenzione di rientrare per i prossimi anni a venire, adesso arriva il tormento estivo. Perché non sono una S, per la pupazza. Sono una cavolo di M, pure lì. E le M in costume ci stanno bene se sono fatte come un'anfora, se vanno in palestra e se bevono il tè verde, non se sono un palo, se odiano fare sport e se mangiano la Nutella a cucchiai. 
Umpf.

Tontolosamente, la vostra M. 

8 commenti:

  1. Ma che problema c'è, te lo spiego io come funziona Twitter, un mondo che adoro per un solo motivo: perché devi concentrare il tutto che hai da dire in soli 140 caratteri, un bell'esercizio di sintesi! Ma fondamentalmente lo frequento perché partecipo attivamente e assiduamente alla lettura condivisa di libri, attraverso un account che si chiama TwoReaders. Interessante esperimento davvero! Provare per credere!
    Invece sconosco Instagram e provo a usare Fb in modo intelligente (ma, a proposito, dove ti cerco su Fb per chiederti l'amicizia?)


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    1. È così semplice Twitter? Wow!
      Su Fb per ora mi trovi come Pagina perché mi sono imposta l'anonimato... uhm.

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  2. Io ho creato un account Twitter quasi per caso, ma non lo pubblicizzo, nel senso che scrivo cose varie che mi passano per la testa in 140 caratteri, ma senza volere a tutti i costi farmi notare come autrice.... In effetti ci scrivo poco e/ o scrivo una variante di quello che scrivo in altri posti cioé blog e pagina Facebook ...forse é un gran caos anche per me ma per ora mi piace così ....

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    1. Però lo usi. Io ho paura di lasciarlo lì, inutilizzato. Non sarebbe una grande idea, no? :)

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    2. Siccome in 140 caratteri puoi dire molto poco, quindi solo pensieri lampo, con Twitter mi sento molto libera, anche di non usarlo. Poi finisci per fare due o tre twit a settimana che non sono impegnativi :-)

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  3. Dai Monica, lo sappiamo che ti fai i selfie dal mattino alla sera... ;D
    fatti vedere!!!
    PS: anch'io twitter non l'ho ancora capito, ce l'ho, ma non lo guardo praticamente mai.

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    1. Vero, lo ammetto. Il primo è appena sveglia, poi un altro appena truccata per vedere la differenza. Mentre faccio colazione, di modo che tutti sappiano cosa mangio. Riprendo all'ora di pranzo ma è la sera che mi sbizzarrisco. Con i capelli raccolti, sciolti, con gli occhiali, senza... Sono la dama dei selfie, soprattutto di quelli con la bocca arricciata in stile quindicenne. ;)

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