Come è possibile che una persona cresciuta a classici, storici, fantascienza e fantasy scriva un romanzo rosa?
Non ne ho idea. Ma è questo ciò che è successo a me quasi tre anni fa. Più o meno in questo periodo, sospinta da una vena artistica difficilmente collocabile - allora, ma chiarissima oggi -, mi sono ritrovata a raccontare una storia d'amore nel modo più bizzarro possibile. Dialoghi, messaggistica istantanea, e via. Io, che mi limitavo a conoscere le storie d'amore di Jane Austen e Emily Brontë, ho scritto un romanzo rosa. E mi sono divertita così tanto che ho deciso di pubblicarlo. Non il fantasy su cui avevo lavorato una vita bensì il romance, la cui definizione ho scoperto solo mesi dopo.
Incuriosita da questa scelta, o dalla casualità che mi ha portato a raccontare la storia di Dafne e Alessio, mi son detta: ma te su iniziassi a leggere dei romanzi rosa? Così ci ho provato, e ho scoperto che ci sono una marea di sottogeneri e che tutto quello che credevo di sapere era... sbagliato. Beh, non proprio tutto, ma molto. Ad esempio, pensavo che i romanzi rosa fossero una noiosissima replica delle storie d'amore reali. Ma davvero, davvero noiose. Capirete che scoprire quanto fossero piacevoli è stato sconvolgente. Ha quasi messo in discussione tutto ciò che, erroneamente e stupidamente, credevo.
Tuttavia, di romanzi rosa ce ne sono varie tipologie. Non entrerò nel merito dei generi misti (romance storico, romance mystery, romance fantasy, etc.), ma rimarrò nella sfera di quello più comune. Tra questi:
- il drammatico. Non so se fa per me. Il genere alla Nicholas Sparks mi affatica un po' e mi fa diventare triste. Mi guardo intorno alla ricerca di una luce - alias: un cucchiaio di marmellata, un biscotto, una tavoletta di cioccolato - perché non posso credere che sia tutto così grigio;
- il classicone, non inteso come classico della letteratura ma come romanzo standard che stimola la lettura attraverso situazioni convenzionali - più oltreoceano che nostrane - con personaggi adulti e ben costruiti. Di alcuni mi innamoro - vedi Sei il mio sole anche di notte di Amy Harmon - di altri, pur trovandoli belli, rimango turbata a causa della mancanza di effusioni. Al fatidico momento del bacio, con gli occhi a cuoricino e la speranza di sapere cosa prova la tormentata protagonista a cui avremmo voluto dare un paio di pugni per la sua testardaggine, succede che... "e si baciarono". Punto, nuovo paragrafo. No scusa, aspetta, aspetta un secondo. Dove sono i sospiri e le vibrazioni? E i brividi? O, più semplicemente, dov'è la lingua? Non solo, perché dopo tanto attesa, quando sei consapevole che chiunque, anche i più puritani del pianeta, avrebbero concluso, l'autore se ne esce con un... "e chiusero la porta". Non c'è bisogno che vi dica che vorrei prendere un po' tutti a testate;
- l'erotico. Non parlo dell'erotico vero ma del romance erotico che, nonostante non mi si confaccia, è quasi sempre scritto in modo magistrale e merita un "tanto di cappello" alle autrici perché riescono a conquistare anche me che, di solito, scanso il genere come se fossero saggi di politica. Perché li leggo? Perché seguo delle book blogger bravissime che trovano il modo di convincermi, vedi Sybil di Sognando tra le righe e Rosa di Briciole di parole. Mi rovinerete;
- l'Harmony. Non ne ho mai letto uno e non posso esprimermi a riguardo;
- l'ironico. Senza dubbio il mio preferito. Protagoniste snervate, sconclusionate, buffe, ma soprattutto... vere. Normali. Ragazze che si arrabattano nella vita di tutti i giorni e che conoscono, finalmente, il tipo di cui potrebbero innamorarsi ma con il quale vengono fuori dei casini che nemmeno 007 e Indiana Jones in una curiosa alleanza volta a combattere lo S.h.i.e.l.d. in un ipotetico scenario apocalittico potrebbero avvicinarsi;
- il serioso. Considerato di alta categoria, viene letto anche da chi snobba il romanzo rosa convincendosi che in quel caso l'opera è pura narrativa, dunque meritevole di attenzione, quando si tratta, palesemente, di un romance affrontato con stile diverso. A volte mi colpisce, a volte no, dipende sempre dalla penna;
- il Colleen Hoover. Se vi state chiedendo: cooosa?, significa che non l'avete mai letta e dovete correre assolutamente ai ripari. Lei è proprio un'altra categoria, e i romanzi come i suoi non saprei nemmeno come chiamarli. Le sue storie, classificate come New Adult, hanno un qualcosa in più. Dramma, amore, maturità, lotta, vita. Sta per uscire l'ultimo, 9 Novembre, e non vedo l'ora.
Dopo tutto ciò concludo dicendo che il romanzo rosa, in tutte le sue forme, ha tanto da dare, tantissimo. E che merita una chance. Ognuno dei "generi" che ho citato la merita, perché potrebbe essere che la vostra tipologia rientra proprio tra uno di loro e voi non lo sapete, convinti che il saggio di geopolitica sia il top della narrativa. Narrativa, ho detto.
Dategli una possibilità.
Vi vengono in mente altre categorie? Qual è quella che preferite?
M.
Monicaaaaa ^_^ A me viene in mente subito il paranormal romance, che non hai citato. Vampiri, lupi e via discorrendo. E visto che ci sono DEVI leggere la Confraternita di J.R. Ward, perchè è la mia preferita e perchè potrebbe stupirti ;) Poi leggo di tutto, chick lit, erotici, romance puri, gli historical anche (Woodiwiss. Lisa Kleypas e Adele Vieri Castellano su tutti).
RispondiEliminaSei il mio sole anche di notte l'ho adorato, anche se lì tipo non "si vede niente". Ultimamente mi è capitato con Jennifer Armentrout, che ha lasciato il tutto molto vago proprio nelle scene clou. Ora, non che volessi tutti i dettagli, ma qualcosina di più poteva concederla. Anche perchè erano tre libri che aspettavo u.u
Della Hoover ho letto solo Ugly Love, ma conto di recuperare anche il resto della sua produzione ^^
Rooosaaa! ^_^
EliminaHo provato a leggere la Confraternita ma mi sono bloccata quasi subito... sarà che non subisco più il fascino dei vampiri?
Strano che la Armentrout non si perda nei dettagli, di solito non si tira indietro, no?
Della Hoover, "Forse un giorno" e "L'incastro (im)perfetto" sono i più belli, secondo me! :)
Di Amy Harmon ho appena finito di leggere "I cento colori del blu" un bel libro, ma avrei apprezzato un po' di più di passione verso la fine. In effetti nei romanzi rosa c'è molto da spaziare, in genere mi piacciono, Collen Hoover non la conosco, proverò a curiosare :-)
RispondiEliminaHo letto "I cento colori del blu" dopo "Sei il mio sole anche di notte" e non mi ha fatto lo stesso effetto, l'ho trovato meno emozionante. La storia di Ambrose e Fern è molto più bella. ;)
EliminaOra ti confido una cosa. Sai quando ti capita di trovare insulse le definizioni o certi termini? Per esempio: casalinga. Io lo detesto. Nei fatti è questo che potrei essere, visto che non lavoro "fuori casa", ma trovo questa parola insopportabile e chi mi definisce così mi fa inca***. Ecco, l'espressione "romanzi rosa", secondo me, è alla stessa stregua: io non ho dubbi a credere che ci sia una letteratura bellissima che narri bene le storie d'amore, ma già solo il definirle appartenenti al genere "rosa" me le fa risultare indigeste.
RispondiEliminaUn pregiudizio con i fiocchi, insomma, lo ammetto.
Un po' lo capisco, visto che con certi generi succede anche a me. Per esempio quando si parla di musica, se qualcuno dice che ascolta jazz io arriccio subito – metaforicamente parlando - il naso. Noi umani siamo così. Che tonti. :D
EliminaMi piacciono le storie d'amore dentro altri generi, romanzi in cui succede di tutto e in più c'è anche la storia d'amore. Forse per questo tra i sottogeneri del rosa preferisco quello storico, ma quasi sempre, se fossi il/la protagonista, cercherei di sapere di più di ciò che sta capitando nel mondo, invece di pesare solo alle proprie pene d'amore.
RispondiEliminaMentre non sopporto i rosa YA in cui in mezzo all'apocalisse l'eroina di turno a cui spetta di salvare il mondo è divisa tra X e Y (due ceffoni, salva il mondo e portati a letto quello che sopravvive, invece di stare lì a perder tempo).
Ecco, in generale per me la storia d'amore è la ciliegina sulla torta, però preferisco che ci sia anche la torta (oppure deve trattarsi di una ciliegia straordinariamente buona).
Mi fai rotolare! XD
EliminaCon i YA ho lo stesso problema, e mi arrabbio perché mi piacerebbero un sacco se solo smettessero di intortarsi con le relazioni a tre.
Se ti piacciono i rosa storici, dovresti proprio leggere "Il cavaliere d'inverno". C'è una parte centrale decisamente molto rosa ma nel complesso è meraviglioso. Merita.
Il rosa e un contenitore talmente vasto da non aver alcun senso. L amore, perdona i segni grafici strani e la mancanza di accenti ecc ma ho la tastiera sgarruppata e il pc vecchio, quello nuovo e in riparazione, dicevo l amore fa girare il mondo, anche molto altro ovvio sesso soldi potere, ma e l amore nelle sue mille forme a cui aneliamo ed e quindi ovvio raccontarlo, senza che il romanzo debba per forza essere una roba melensa tra svenimenti e donne un po cosi che si portano a letto la qualunque. Ho scritto rosa e sono felice di averlo fatto. Sandra
RispondiEliminaIl problema è che ancora oggi c'è l'idea che il rosa sia quello degli Harmony e basta, dunque si scansa a priori. Un vero peccato.
EliminaAnch'io sono molto felice di aver scritto rosa. È un "colore" che mi piace molto, specialmente quando è sfumato. ;)