lunedì 10 settembre 2018

Sul libro "Wolf. La ragazza che sfidò il destino"

Blocco del lettore.
Quanto può essere fastidioso? La lettura, una delle cose più belle, divertenti, rilassanti ed energizzanti, diventa una guerra. Una serie di battaglie tra te e le parole, le tue sensazioni e le vicende, la mente e la trama. Il libro che ti cade sul naso. Il kindle che scivola sul divano. 
Ecco, sono in pieno blocco del lettore. Salto da una storia all'altra senza trovare quella che mi porta a mangiare la pagina come se fosse cioccolata (perché faccio sempre riferimenti al cibo?).
No ai romanzi rosa, ai distopici, ai fantasy  - cioè tutti i miei generi preferiti. No alla narrativa, no agli storici. Si salva in alcuni casi la saggistica, ma niente di veramente considerabile. Nelle storie di Instagram, qualche giorno fa, ho chiesto consiglio per superare questo stallo e alla fine ho optato per un giallo. Io. Un giallo. La situazione è curiosa. La scelta è ricaduta su L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome e mi è piaciuto un sacco. Per sicurezza, accanto al Kindle con il libro di Alice Basso, c'era Harry Potter. Di solito comincio la rilettura verso la fine di settembre e l'inizio di ottobre, ma negli ultimi anni sono partita in anticipo. Hogwarts ha davvero poteri magici, compreso quello di farmi tornare la voglia di leggere. 
In preda al panico, mi sono anche riletta Bridget Jones. Un amore di ragazzo, l'ultimo della pasticciona inglese più amata di sempre, e l'ho divorato. Per la terza volta. Meno male che ci sono romanzi che riescono sempre e comunque a salvarmi dall'apatia librosa.

Nei mesi precedenti, però, di libri davvero belli ne ho letti. Uno in particolare, anche se dovrei dire due, visto che si tratta di una duologia.

Wolf. La ragazza che sfidò il destino
Ryan Graudin 
Genere: distopico 
Editore: De Agostini
Prezzo: € 6,99 eBook; € 8,41 cartaceo 
Uscita: 12 aprile 2016 
Serie: - Wolf. La ragazza che fidò il destino
- Wolf 2. Il giorno della vendetta

Avrebbe attraversato il mondo per cambiarlo, o sarebbe morta provandoci.

È il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque
lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione unica: vincere la gara, avvicinare Hitler… e ucciderlo davanti a milioni di spettatori. Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile…


Mi sono innamorata di questa storia, del modo in cui è raccontata, dei suoi protagonisti. Il genere distopico è uno dei miei preferiti - blocco del lettore permettendo -, quindi avrei dovuto comprarlo subito, non appena visto. Invece no. La trama, non so per quale strano motivo, non mi affascinava e ho rimandato la lettura, e l'acquisto, per mesi. Poi me l'hanno regalato. E non mi sono data pace fino a quando non l'ho finito. Una volta finito, non sono riuscita a darmi pace fino a quando non ho trovato e letto il secondo. 
Ciò che più di tutto ha fatto, e fa, centro, è il mix di distopia e "storia".
Siamo in una Terra ben diversa da quella che conosciamo oggi. La seconda guerra mondiale è stata vinta da Hitler e dai suoi alleati e il mondo, esclusi i continenti americani, è diviso in due: Reich e Sfera di Co-prosperità. Per festeggiare la vittoria, ogni anno le due forze organizzano una gara in moto che attraversa i continenti che governano. E qui entra in campo Yael, una ragazza sopravvissuta ai campi di concentramento che partecipa fingendosi qualcun altro e che è disposta a tutto pur di vincere e raggiungere il suo obiettivo: uccidere il Fuher. 
Il viaggio del primo volume, la traversata in moto dei due imperi che governano mezzo mondo, è emozionante, stimolante, triste, difficile. Dall'Europa all'Asia, una corsa contro il tempo, contro l'umanità, contro la crudeltà. 
Yael è una protagonista che alle volte appare neutrale, come se non trasmettesse abbastanza, mentre trasmette a ogni parola, a ogni azione, a ogni nuovo pensiero. Yael è un personaggio umile che si finisce per amare, per cui si tifa dall'inizio alla fine. Lukas non è da meno. 
Bello, bello, bello. Mi aspettavo di leggere un libro che mi avrebbe colpita, ma non tanto. E invece mi sono trovata tra le mani un distopico storico che funziona alla perfezione, con una protagonista femminile come non ne leggevo da tempo e personaggi di contorno perfetti per la storia. 
Lo stile di scrittura è particolare e altrettanto bello, incisivo, diverso. 
Nessuna nota stonata, nessuna parte meno affascinante, nessun paragrafo lento. 
Favoloso!


Quanto al secondo, siamo sulla stessa linea d'onda, perché è altrettanto coinvolgente ed emozionante. Non racconto di più a causa di possibili spoiler, ma posso dirvi che vale la pena. Quando una saga finisce si gira l'ultima pagina del libro con un misto di sentimenti. Tristezza, gioia, insoddisfazione, mancanza. Il seguito, Wolf 2. Il giorno della vendetta, li fa provare tutti. Avrei sperato in un finale diverso, ho continuato a leggere con il desiderio di scoprire che c'era ancora qualcosa da fare, che era una farsa, che era recuperabile, che si potevano cambiare le cose. Non è andata così, eppure il suo effetto non è stato differente.
Una duologia distopica che non ha paragoni con niente di ciò che ho letto in precedenza, di una bellezza e crudezza mozzafiato.

Non fatevelo scappare! 

Lo avete letto? Che state leggendo adesso? Come ve la cavate con il blocco del lettore?

M. 

6 commenti:

  1. L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome è piaciuto molto anche a me e l'ho preso solo perché costava 5 euro e speravamo di ricredermi dopo un paio di italiani osannati che mi hanno fatto orrore.

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  2. Un distopico storico con questa trama sembra molto interessante, il mondo oggi se avesse vinto Hitler, da brividi. Al momento non ho blocchi del lettore, però mi rendo conto talvolta che su alcuni libri vado più a rilento, credo sua perché leggo sempre due libri contemporaneamente poi però uno ha il sopravvento sull'altro. In questi giorni sto rileggendo Gli indifferenti di Moravia e, forse perché già letto, sto procedendo lentamente; leggo però anche altro, ho appena finito un giallo molto cupo. Credo che il giallo sia un buon metodo per superare il blocco del lettore perché stuzzica la curiosità, se non si ama il genere è meglio indirizzarsi verso autori che mescolano giallo, leggerezza e ironia, stile Marco Malvaldi...

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    1. Di solito con i gialli non vado molto d'accordo, mi rendo conto che non sono proprio il mio genere, però in questo caso ha funzionato, chissà! Forse perché, come dici tu, mescola più cose. Lo consiglio! :)

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  3. Bella la serie della Basso, ti consiglio di proseguire con gli altri libri ;-)

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    1. Sì, ci sto pensando! Vani è un bel personaggio e lo stile dell'autrice è molto piacevole. :)

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