martedì 18 luglio 2017

Io che parlo di... pizza senza glutine e lievito

Proprio quando è iniziata l'estate, è cominciato per me un regime alimentare senza glutine, lievito, formaggi e soia. Nel tentativo - non del tutto fallito - di capire quale fosse (e sia) il problema, la tipa che si è occupata della questione ha detto: "partiamo con il... togliere tutto". 
No, non ha detto così, ma io mi sono sentita come se l'avesse fatto. E sono diventata un po' triste perché, accidenti, è estate. E d'estate mangi gelati, cocomeri, meloni, mozzarelle. Mozzarelle e gelati. Gelati e mozzarelle. Sarei sopravvissuta di sola frutta e verdura?



Sì, visto che a differenza di Rebecca, la protagonista di Ogni singola cosa (lo trovate qui), io in cucina sono capace di fare ben poco perché è una delle cose che mi interessa meno nella vita insieme al ciclismo, gli insetti e Uomini e donne. Mi piace mangiare ma cucinare... uff, che noia. E che caldo. Come avrei fatto a preparare cose per nutrirmi senza accendere fornelli e forno?
Male, ma questo è un problema condiviso. Per la parte di eliminazione cibo, invece, non avevo molto da condividere ed ero quella che "no, lì non ci posso venire perché non posso mangiare niente." Molto, molto facile portarmi fuori a cena. 
Una sera, ad esempio, siamo usciti in gruppo e ho preso la solita insalata. La cameriera ha chiesto "porto anche una focaccia?", e un amico ha risposto "no, lei è allergica alla madre terra". Risata generale. Io? Sorrisetto che nascondeva la verità: è proprio così che mi sento, allergica a tutto. 
Non siamo ancora riusciti a venire a capo di questo rebus e forse non ci riusciremo mai, anche se confido in esami speciali che potrebbero svelare l'arcano. Comunque, pare che il glutine un bel po' di colpa ne abbia, specialmente quello delle farine bianche, perché gli sfoghi più fantasiosi e potenti sono usciti come conseguenza di cibi che ne contenevano. Un pomeriggio, io e D. ci siamo persi a guardare quanti disegni potesse creare l'orticaria sulla mia pelle. Incredibile. Ha una vena artistica senza pari. 
Questa dovrebbe essere l'ultima settimana di eliminazione quasi totale (non l'ho eliminato del tutto perché quando lo si fa, e non si è celiaci ma sono sensibili al glutine, si rischia di peggiorare le cose) ed è strano pensare che potrò rimangiare tutto. Ormai mi ero abituata così tanto alle gallette di mais da prendere la forma di una pannocchia... 

In tutto questo, avevo una voglia di pizza che non vi dico... così mi sono organizzata. Non mi piace cucinare, è vero, l'ho detto. Ma non sono stata del tutto sincera e precisa. La verità è che non mi piace cucinare ogni giorno, che non ho voglia di pensare e inventare cose nuove di continuo. Perché se si tratta di pasticciare, sono la prima che si butta. Pizze, focacce, torte, dolci, pasta fatta in casa, sono pane - ah, ah - per i miei denti. Quindi mi sono detta: ci deve essere un modo per fare la pizza senza inquinarmi con agenti che potrebbero, potrebbero, darmi noia. E ho trovato la ricetta della pizza senza glutine e senza lievito. Prima che storciate il naso, ci tengo a dirvi che sebbene un po' diversa dalla classica, è buonissima, velocissima e sfiziosissima. 


La ricetta è molto, molto facile. Se avete problemi simili ai miei o semplicemente volete provare, vi servono: 
- 200 gr di farina senza glutine
- 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio 
- 100 gr di acqua
- 5 cucchiai di olio d'oliva 

Aggiungete il bicarbonato alla farina, poi l'olio e infine, piano piano, l'acqua. Impastate, fate una pallina e stendete sulla teglia. Il condimento è libero. Io - per fortuna - ho finalmente potuto reinserire i formaggi, quindi abbiamo usato una treccia di mozzarella e pomodori datterini in barattolo, origano, sale e olio. Era squisita, non solo per me che sono costretta a mangiarla ma anche per D. Il risultato lo vedete nella foto (si nota la differenza con quella bellissima - e non mia - in cima al post, eh? Quella viene da Pexels!). 
L'idea della pizza senza lievito, comunque, mi piace un sacco perché è rapidissima e molto, molto leggera. Potrebbe essere la nostra nuova frontiera del gusto, in fatto di pizza. E non storcete il naso, voi che potete mangiare tutto. Se foste al posto mio piacerebbe qualunque cosa anche a voi, tipo le gallette. Le gallette. Ah, le gallette di mais. Credo che non potrò più farne a meno. 

Proverete mai questa versione? 

Vorrei condividere con voi anche la ricetta della panzanella di Rebecca, ma fino a quando non mangerò di nuovo il pane non posso farla. 
Vi avevo mai detto che io e Bec (Rebecca. Bec è il soprannome che le dà Samuel) abbiamo un sacco di cose in comune? Tra le protagoniste femminili che ho raccontato, è quella che sento più vicina. Sarà che il passato è lo stesso, sarà che il modo di vedere il mondo è simile. Ma con la cucina, no. Ho sperato che facendo pasticciare lei sarei riuscita a stimolare anche  me, ma... non ha funzionato. 
Però ho una gran voglia di panzanella. 

M. fuori tema

12 commenti:

  1. Leggendo il libro ho pensato che Rebecca ti assomigliasse un po'. Questa pizza senza glutine e lievito sembra molto invitante, magari un giorno che ho tempo potrei provare a farla 😉

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    1. Ha il suo perché! ;)
      Quanto a Rebecca, ci hai preso. ^_^

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  2. Anche io faccio dei periodi in cui le farine e i latticini mi danno da fare ma non come allergia bensì come forti mal di stomaco e nausee. Poi passano e ricomincio a mangiare senza grossi problemi. Chissà! Ciao!!!

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    1. Chissà, davvero! E chissà cosa stiamo mangiando. =_=

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  3. Urca! Sono passata anch'io dal "togliere tutto", poi c'è la fase (mi auguro anche per te) rimettere poco per volta e magari si scopre, come nel mio caso, che i colpevoli non sono poi così comuni (coloranti, rosso e verde in particolare). E poi la pizza sembra molto buona!

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    1. Quanti siamo, sempre di più!
      A questo punto non vedo l'ora di scoprire se è alimentare o chimica, cosa che non escluderei.
      Dovresti provare la pizza, è davvero buona! :)

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  4. Le gallette di mais le ho provate e le ho definite "materiale fonoassorbente", percià... passo. ;) Invece la pizza senza pizza, perché no? Il 99% dei nostri gusti in fatto di cibo nasce dall'abitudine. Se non dai troppa importanza alle abitudini - io sono in costante crociata contro di loro (esse, lo so, ma non mi piace) - ti si aprono porte gustose e per niente "strane". :)

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    1. “Esse” non piace nemmeno a me, non lo uso dal 1997, credo. :p
      Per il cibo, hai ragione, c'è tanto da imparare e da scoprire, basta non avere pregiudizi, e non affibbiare al seitan troppi meriti (dato che è glutine puro, per me è peggio della pizza con la pizza! :D)!

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  5. Ciao Monica, ti ho conferito il premio Liebster Award 2017, Passa dal mio blog a leggere quando puoi :)

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