giovedì 8 dicembre 2016

Sul libro "Let it snow - Innamorarsi sotto la neve" e chiacchiere sul Natale

Il Natale si avvicina e io sono piena di dubbi su cosa regalare/a chi/come/perché. Questo periodo dell'anno così denso di cose tipo il cibo, le decorazioni, le cene, gli incontri, i sorrisi, le tolleranze e tutto il resto, si fa sempre più invadente e dobbiamo scendere a patti con noi stessi e la nostra casa perché è arrivato il momento di fare l'albero di Natale e disseminare pensierini alla sua base. Ma anche se sappiamo già che ingrasseremo di qualche chilo, anche se sappiamo già che dovremo andare d'amore e d'accordo con tutti, anche se sappiamo che ne verremo fuori provati... non possiamo negare l'evidenza: ha un fascino incredibile. 
Ciononostante, io voglio l'estate. Sì sì, ok, bello il Natale. I regalini, gli amici, le risate, le chiacchiere. Bello. Bellissimo. Ma io voglio l'estate perché:
A. mi fa freddo
B. voglio vedere il sole anche alle 9 di sera.
Tuttavia, non devo rompere i cosiddetti né a voi né a me stessa, dunque sono pronta a gioire di queste festività che si appropinquano.

Ogni volta che arrivano, mi ripropongo di leggere un libro a tema, solo che non sempre ci riesco. L'anno scorso, però, ne ho letti addirittura due. Uno, purtroppo, non mi ha colpita per niente, l'altro, invece... ne ho parlato per settimane e non posso credere di non aver tormentato anche voi. Quale?
 
Let it snow - Innamorarsi sotto la neve
Autori: John Green, Maureen Johnson, Laureen Myracle
Genere: YA
Editore: Rizzoli
Prezzo: eBook 7,99
Uscita: 12 novembre 2015

È la Vigilia di Natale a Gracetown. Scende la neve, i regali sono già sotto l’albero e le luci brillano per le strade. Sembra tutto pronto per la festa, ma una tormenta arriva a sparigliare le carte. Così si può rimanere bloccati su un treno in mezzo al nulla e vagare per la città fino a incontrare un intrigante sconosciuto. Oppure prendere la macchina per raggiungere una festa che promette di essere memorabile, per scoprire che l’amore è più vicino di quanto pensassimo. O ancora ritrovare qualcuno che si credeva perduto, ma solo dopo una giornata piena di imprevisti e di… maiali. Grazie a John Green, Maureen Johnson e Lauren Myracle, affermati autori Young Adult, la magia delle vacanze splende su questi tre racconti d’amore, che s’intrecciano tra loro mettendo in scena baci appassionati e avventure esilaranti.

Sono piuttosto sicura di aver scagliato da qualche parte il mio amore incondizionato per una delle storie raccontate in questo volume, ma non riesco a ricordare dove e nel blog non lo trovo, dunque lo faccio adesso. Sarà indubbiamente più superficiale di come lo avrei fatto a tempo debito ma spero che possa funzionare comunque. 
Ordunque. Chi appartiene alla generazione degli anni '80 e '90 ricorderà senza dubbio quei filmettini deliziosi che davano la mattina, durante le vacanze estive e natalizie, ambientati quasi sempre negli Stati Uniti e con protagonisti adolescenti sfigatelli che affrontavano insormontabili problemi scolastici e/o sentimentali. Di Breakfast club, ad esempio, ne vogliamo parlare? L'abbiamo visto cento volte e poi ritrovato in mille versioni diverse in film e serie tv che non sono riuscite a evitare di dedicare una puntata alla punizione scolastica e a tutto ciò che ne conseguiva.
Ecco, a me quei film mancano. Quella leggerezza, quella simpatia. L'adolescente problematico che non si droga e non fa il gradasso, che fa finta di sapere chi è ma che in realtà non ne ha idea. Di certo, non avrei pensato di trovare qualcosa di simile in Let is now - Innamorarsi sotto la neve. 

Si tratta di tre storie scritte da tre autori diversi, distinte ma collegate tra loro dal luogo in cui sono ambientate e dai personaggi che, in un modo o nell'altro, si incrociano durante il percorso. Tutti e tre i racconti sono carini e si leggono volentieri, ma non sarei qui a parlarvene se non ci fosse stata la seconda storia che è, in assoluto, la mia preferita. Si chiama Un cheertastico miracolo di Natale ed è scritta da John Green.
Mi sono voltato di nuovo verso le scale. «JP! Muoviti!»
«Ci sto provando» mi ha risposto. «Ma devo conciliare l'esigenza di fare in fretta con l'esigenza di essere stupendo!»
Tobin, Jp e Angie detta Il Duca, amici di vecchia che si godono la vigilia di Natale senza genitori, parcheggiati a casa di uno dei tre a guardare un film di James Bond. Una telefonata inaspettata dall'amico Keun li riscuote dal torpore. Lui, infatti, è di turno alla Waffle House dove, a causa della neve, una moltitudine di cheerleader si è rifugiata in attesa che la tempesta finisca. Sembra che le quattordici giovani donne abbiano un problema, e cioè un assoluto bisogno di trovare un... Twister. Il gioco, Twister. Ed ecco che i tre, dopo un'accurata riflessione, decidono di armarsi di coraggio e di affrontare i trenta chilometri che li separano da Keun, tentando di arrivare per primi. Perché nella gara che li vedrà competere per raggiungere il locale non ci sono solo loro, ma anche i terribili gemelli Reston e un gruppo di studenti del college. Solo i primi che arriveranno potranno accedere al ristorante.
Il Duca mi ha guardato. «Okay, non si tratta più solo di noi, o delle cheerleader. Si tratta di salvare Keun dai gemelli Reston.»
Tobin, Jp e Il Duca dovranno prima superare una salita impossibile a bordo della loro macchina, trovare poi il sistema di controllare Carla - questo è il nome dell'auto - sotto la tormenta, evitare di farsi picchiare dai gemelli Reston che vogliono arrivare al locale per primi e che sono disposti a tutto per riuscirci, sopravvivere a un principio di congelamento e battere i ragazzi del college, i quali sono armati di barili di birra con cui tentano di impedire ai nostri di entrare alla Waffle House.
E poi ho sentito un rombo sopra di noi, e mi sono voltato per ritrovarmi davanti alla vista di un barile di birra che correva giù dalla rampa d'uscita a una velocità notevole. Stavano cercando di ucciderci. Decisamente poco sportivo da parte loro!
Il tappeto del Twister che si trasforma in uno slittino, le tirate di Jp sulla possibilità di perdere la verginità con una cheerleader e la strana visione del mondo di Tobin sono un connubio che conquista. Io ho riso tantissimo, davvero. E se avete voglia di leggere una storia che sa di passato e che accenna appena a cuoricini e arcobaleni - di sentimentalismi, qui, se ne vedono pochi rispetto agli altri due racconti -, vi suggerisco di leggere, se non tutto il libro, questo racconto. Sa veramente di amicizia stile anni '80. E un po' anche di Natale. Bello, consigliato!

Ora me ne vado al lavoro. Eh già. Mentre voi leggete questo post sprofondati nelle morbide lenzuola del vostro letto o comodamente seduti su un paffuto divano, io sarò a scuola intenta a spiegare le differenze tra imperfetto e passato prossimo
La missione dei prossimi venti minuti sarà trovare un bar aperto per prendere il caffè.  Buon 8 dicembre!  

M.  

8 commenti:

  1. Anch'io fatico a leggere libri a tema natalizio, forse però potrei leggere quello di Luca Bianchini giusto perché ritrovo i personaggi di Io che amo solo te... Strano che in questo periodo sia tutto un pullulare di libri natalizi, mi sembra tanto operazione commerciale, io non amo molto il Natale potrei scrivere un racconto di uno che odia il Natale ...ehm ma l'ha già scritto un certo Dickens ah ah scherzavo *-* buon otto dicembre anche a te!

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    1. Forse lo è, un'operazione commerciale, ma il Natale affascina così tanto che non credo che la lettura di un libro a tema sia solo una questione economica. O magari non lo è per chi lo ama. ;)

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  2. ...ogni tanto mi capita di leggere libri a sfondo natalizio, anzi direi che ogni natale ne leggo uno.
    però Green non è decisamente il mio autore preferito, nemmeno nei primi dieci direi... ergo dubito sarà la mia lettura natalizia 2016...

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    1. Ho letto solo due libri di Green. Il primo mi ha fatto piangere, il secondo ridere. Se consideriamo che fatico molto a elencare i miei scrittori preferiti e che ogni settimana, quasi, presento un libro di un autore che non ho mai nominato prima e che mi ha fatto impazzire, penso di poter affermare che non lo è nemmeno per me. Ciò non toglie che questo mi sia piaciuto molto. ;)

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  3. Ciao Monica, anch'io vorrei leggere un libro natalizio, ma poi finirà come l'anno scorso: volevo leggere "Un cucciolo per Natale" ma poi l'ho fatto in primavera! Comunque, anch'io, pur amando il Natale, lo baratterei volentieri con l'estate, il caldo, l'ora legale, il mare, il sole fino a sera, soprattutto questa settimana che mi sto trascinando i postumi di mal di gola, raffreddore e febbre!

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    1. Sì, hai proprio ragione! Ieri sera sono uscita e avevo così tanto freddo e così tanti brividi che mi faceva male tutto. Guardando le ragazze con le calze sottili o addirittura senza, mi sono sentita male per loro! :D
      Rimettiti! :*

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  4. Letture a tema natalizio, uhmm, no, mai capitato. Però, vedo che la narrativa a riguardo fiorisce.
    A proposito di filmetti mattutini mi hai ricordato quelli che vedevo io, periodo estivo, di primo pomeriggio, mentre aiutavo mia madre a stirare: Rosamunde Pilcher. Mi rilassavo un sacco. (Li fanno ancora adesso, ogni tanto, ma non li vedo più: con mia mamma era un'altra cosa!)

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    1. Ne ho sempre sentito parlare ma non li ho mai visti.
      In questo periodo in tv dovrebbero tirar fuori di tutto, soprattutto se il tutto è vecchiotto. Chissà che non mi capiti. ;)

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