domenica 4 gennaio 2015

Parlano di... Innamorarsi ai tempi della crisi!

Il maggior numero di copie di Innamorarsi ai tempi della crisi l'ho venduto su Amazon. Era il 29 luglio quando mi sono fatta coraggio e ho dato l'ok affinché la storia di Dafne e Alessio venisse lanciata nel web. Dopo anni e anni a scrivere e a nascondere il fatto che scrivessi, ho dato l'ok. L'ho fatto davvero.
Questo racconto lungo che ha volutamente scelto di essere diverso, che mi ha ordinato di dare spazio alla comunicazione virtuale preferendo i messaggi alle descrizioni, che ha imposto di narrare una storia d'amore lasciando che tutto il resto fosse un contorno appena delineato, è approdato nel web. Amazon, Kobo, Ultimabooks, Bookrepublic, Ibs. In pochi giorni era ovunque. 
Felicità, panico, agitazione, crisi, sorrisi, pianti, timore, recensioni. Un casino tremendo che cercavo di tenere a bada mentre fingevo che non fosse successo niente, mentre tenevo sotto controllo il mondo che avevo originato e che mi faceva stare sveglia la notte.

Quando ho autopubblicato Innamorarsi ai tempi della crisi non avrei mai pensato che sarei finita alla posizione 13 dei bestseller di Amazon in romanzi rosa né che sarei approdata nella top 15 degli autopubblicati di Narcissus per due mesi di seguito:
Non avrei mai pensato che avrei finalmente trovato il coraggio di buttarmi creando addirittura un blog, commentando quello degli altri, interagendo su Fb.

Oggi mi sono prefissata di raccogliere i luoghi in cui si parla o si è parlato di Dafne, Alessio, Flavio, Elena e Nicola. Era giusto. Era giusto per questo spaziettino colorato che è nato nell'emozione della pubblicazione ed era giusto per tutti coloro che ne hanno parlato.

Le recensioni le trovate qui (comprese quelle favolose che mi hanno dato una carica incredibile!):


Qui ne trovate una scoperta per caso:


Per finire, tutti gli spettacolari blog che hanno segnalato la storia del genio mugugnante e del ragazzo troppo bello, troppo intelligente e troppo simpatico:


A questo punto che posso dire? "Grazie" mi sembra così povero. Come può bastare un semplice grazie per tutti quelli che hanno letto il mio librino, ne hanno parlato, lo hanno amato, si sono presi una cotta per Alessio e hanno implorato di avere una piccola Dafne da mettere sul comodino, che si sono emozionati con le paranoie della superintelligentona, hanno maledetto l'attesa del loro primo bacio (non è uno spoiler se parliamo di romanzi rosa, no? :D) e che hanno addirittura chiesto il seguito?
Un grazie sembra niente. Sembra povero povero, eppure ho solo questo. GRAZIE. 
Grazie per aver letto la mia storia. 
Grazie per aver parlato di me e del mio librino.
Grazie per aver condiviso.
Grazie per i complimenti.
Grazie per averci creduto.
Grazie per i "mi piace".
Grazie per il supporto. 
Grazie a chi ha detto che "se torni a casa e hai voglia di leggerlo, significa che è scritto bene. Significa che l'autore ha fatto quello che doveva fare, e lo ha fatto maledettamente bene." 



Grazie. Grazie. Grazie.

Vi emmo tantissimo,
M.

P.s. - Ho pensato di aggiungere via via le segnalazioni e le recensioni quindi non stupitevi se le date non coincidono. :p


Nessun commento:

Posta un commento