lunedì 3 giugno 2019

L'importanza delle recensioni

Tra le cose che a un autore premono in modo viscerale e che spesso per il lettore sono quasi insignificanti, c'è una figura a tratti mitologica chiamata recensione.
Figura mitologica alla quale sono legate una serie di questioni che la rendono un perfetto esempio di amica-nemica. 
Tra questi, di certo, c'è il riuscire a far capire al lettore quanto possa essere di aiuto non solo allo scrittore, ma anche, e se vogliamo soprattutto, al lettore.

Ci sono libri che vengono spinti oltre ogni limite da:
- case editrici
- media
- blog
- varie ed eventuali.


In alcuni casi questa spinta è, non solo motivata e giustificata, ma anche sacrosanta, perché si tratta di testi di una bellezza disarmante. Che poi piacciano a tutti o meno, è un altro discorso. 
In alcuni casi, però, non si capisce come il tal romanzo diventi virale al punto da essere letto da chiunque e osannato da tutti. Eppure succede. E in questo, le recensioni aiutano. Anzi, sono fondamentali.

Il successo di un libro dipende da così tanti fattori che limitarci a parlare delle recensioni è riduttivo, però... non si può fare a meno di considerare quanto siano importanti.

Ma come si fa a far capire a chi legge che più recensioni ci sono più un libro gira? Che più se ne parla e si condivide, più persone potranno leggerlo? E che più persone potranno leggerlo e più testi, paratesti, nuove versioni, scritti, sequel, prequel e via dicendo potrebbero essere creati?
La verità è che non lo so.

Quando esce un mio libro, adoro ricevere commenti e messaggi di chi mi dice che gli è piaciuto, che lo ha letto in una notte, che vuole il seguito, che ne voleva di più, che adora i personaggi e altre splendide cose. Davvero, lo adoro. Rileggerei (e spesso lo faccio) tutto mille volte. 
E se quel resoconto indirizzato a me diventasse pubblico e chiunque avesse la possibilità di leggerlo? 

Ora, lasciare una recensione richiede tempo. Tanto tempo. Tempo che spesso non si ha. Né memoria, in quel tempo. Perché magari ci viene in mente di farlo quando non possiamo. In coda a fare la spessa, mentre andiamo al lavoro, mentre leggiamo un altro libro.
E poi c'è da pensare a cosa scrivere. Amazon, ad esempio, che ha un sistema tale per cui più recensioni ci sono più il libro gira, pretende un titolo e un tot di parole che non sempre arrivano tutte insieme. Spesso, poi, per i blog, recensire diventa un problema perché se il colosso decide di verificarne l'acquisto, non pubblica il commento. Così si demorde.
Si demorde e quel libro si perde.
Si perde e... che peccato.

Allora, come fare? Come fanno quelli autori che non sono George R.R. Martin ad avere 300 recensioni? Come si fa a chiedere ai propri lettori di dire a tutti cosa hanno provato, quante emozioni hanno sentito, quanta voglia abbiano di leggerne ancora, senza diventare antipatici? 
Non ne ho idea. Ma mi piacerebbe scoprirlo.

A voi viene in mente qualcosa? 

L'unica cosa che posso dire è: recensite. Parlate. Condividete. Se un libro ha vita è grazie a voi, perché è con voi che la storia assume sfumature nuove e avventure che noi autori nemmeno potevamo immaginare durante la stesura. Lasciate che questa magia arrivi a tutti. 

Monica 

19 commenti:

  1. Ho sempre amato le recensioni, sebbene ultimamente siano troppo inflazionate.
    Ti spiego.
    Lavorando nel settore alberghiero, rispondevo ogni giorno a molte recensioni, alcune delle quali redatte dalla concorrenza al fine unico di abbassare la media della struttura.
    Il problema delle recensioni è che, salvo rarissimi portali, non richiedono la prova tangibile di aver soggiornato in un hotel, mangiato in un ristorante, o letto un libro.
    Con i blog accade anche peggio.
    Leggo, ogni giorno, recensioni ai limiti della diffamazione scritte, guarda caso, da autori o supporter di autori. Quindi, mi vien da pensare che siano false.
    Allora, se devo scegliere un libro, mi limito a leggerne due righe sul sito della Feltrinelli, o al massimo su Ibs.
    Tutto il resto, per me, é "carta straccia".
    Tu non hai mai notato strane dinamiche nel mondo delle recensioni?
    Ah, in molti casi, vengono addirittura comprate. Anche questo è aberrante.

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    1. Sì sì, è vero, alcune recensioni sono palesemente di "cortesia", fatte per supportare e aiutare colleghi, e questo di certo un po' penalizza tutti gli altri, e fa perdere credibilità nell'idea stessa della recensione. Però tante persone le tengono in considerazione, gli store stessi danno più visibilità ai libri che ne hanno, e sono fattori che da autore non posso non tenere in considerazione, motivo per cui la recensione diventa un punto fondamentale per potersi far conoscere. Non credi?

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  2. Hai sollevato una questione importante. Le recensioni di chi ha apprezzato un lavoro sono un notevole veicolo di diffusione, ma sono sempre guardate con diffidenza, quasi nascondessero qualche raggiro ( un esempio è proprio il commento precedente dove si parla addirittura di comprare recensioni, cosa che francamente io considero alla stregua di una leggenda metropolitana). Cinque recensioni positive non convincono cinque persone a leggere, una negativa può dissuadere dieci persone. è la classica arma a doppio taglio. Però sì, il feedback privato è molto più consistente-

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    1. Non so sinceramente se anche le recensioni dei libri vengano vendute.
      Il mio discorso era più ampio, e ti basterà fare una banalissima ricerca su Google per scoprire di tanti scandali su pacchetti di recensioni in vendita su TripAdvisor e non solo.

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    2. @Bianca, quanto è vero! Quell'unica recensione negativa può inficiare molto più di 10 positive. La cosa brutta, poi, è che i commenti positivi che arrivano tramite messaggi privati e che si trasformano in recensioni sono pochissimi. Però, per magia, quelle negative spuntano fuori come funghi.

      @Claudia, sicuramente su TripAdvisor le cose funzionano in modo diverso. Hotel, ristoranti, villaggi vacanze... che peccato però che sia tutto falsato così.

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  3. Avevo chiesto una cosa simile nel mio blog tempo fa. Le recensioni sono importantissime e magari da lettore uno non ci pensa ma è così, da autore lo sappiamo benissimo. Con la blogosfera si dovrebbe avere il passaparola istantaneo eppure nemmeno quella strada è facile perchè ci sono innumerevoli imprevisti da considerare. Io mi auguro sempre che prima o poi tutti perdano quei cinque minuti di tempo dopo la lettura di un libro a scrivere un piccolo commento che aiuti altre persone a conoscere meglio quel determinato libro.

    p.s. anch'io spesso rileggo i commenti che ricevo, fanno piacere è innegabile

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    1. Sì, ci spero anch'io Susy. Magari piano piano l'idea diventerà più "normale" e sarà naturale per tutti farlo. Non perdiamoci d'animo! <3

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  4. Che poi parli di libri ma l'argomento si potrebbe estendere a qualsiasi tipo di recensioni, che meglio che ci sono che no ;)

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  5. Se la recensione è seria (ossia non rientra nelle categorie elencate da Claudia Turchiarulo e che soprattutto in rete si possono trovare ampiamente) e ben scritta, non noiosa per capirci, posso essere interessato a leggerla per farmi un'idea del libro ma poi la decisione la prendo io andando in libreria e vedendo il libro personalmente. Se non è possibile perché l'autore/trice non è così distribuito/a, allora se magari è anche un o una blogger cerco di leggere il suo blog per conoscere meglio come scrive, di cosa scrive. Insomma io non mi lascio, se non raramente, convincere in pieno dalle recensioni e forse dovremmo tutti fare così.

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    1. Giusta osservazione. Ma se, come dici tu, l'autore non distribuisce i suoi libri in libreria e non ha un blog? Come fa a farsi conoscere se non grazie al passaparola e alle recensioni? ;)

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  6. Quello delle recensioni è un tasto dolente che va preso con filosofia (forzata). Temo che l'unico modo per non rendersi antipatici sia... non chiederle, ma in tal caso se ne ricevono pochissime. Il lettore, una volta letto il libro, si sente già a posto così, e chi può dirgli il contrario? Il fatto è che scrivere la recensione di un libro non è poi così complicato, né richiede necessariamente tanto tempo. Si può anche essere stringati e demandare quasi tutto alle stelline (anche Amazon non chiede poi tante battute). Cosa faccio io? Tocco l'argomento solo con le persone che conosco meglio, dopo che hanno letto il libro, ma non insisto se vedo che non recensiscono. Certo è spiacevole sapere che il reale livello di gradimento del libro resta quasi invisibile. Se per esempio si decide di pagare qualche inserzione, sarebbe importante che ci fosse un numero di recensioni almeno sufficiente a orientare il lettore.

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    1. Hai preso in pieno il punto! Le recensioni servono, non c'è niente da fare, ma ottenerle è difficilissimo, non averle penalizzante. Un casino, insomma.

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  7. Le recensioni sono effettivamente una creatura mitologica. Quando ero sono un lettore non recensivo mai, per me era importante solo leggermi il libro. Ora che scrivo lascio sempre una recensione quando leggo un libro perché so quanto è importante per l'autore, mi chiedo però se le recensioni non siano importanti solo per gli autori e quanto davvero il lettore li segua per comprare, la maggior parte delle volte compro un libro in base alla trama senza quasi mai leggere le recensioni del libro. È diverso invece se devo prenotare un albergo o un ristorante, lì le recensioni le leggo.

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    1. Se compro in libreria, a meno che non sia un libro che ho visto girare per molto tempo, non le leggo nemmeno io. Se poi è una serie che amo, le ignoro del tutto. Ma se faccio acquisti su Amazon (come spesso succede, visto che la maggior parte dei romanzi li prendo in eBook), le guardo. Soprattutto per ciò che concerne il genere rosa, sono così tanti che per decidere verso quale indirizzarmi devo trovare un sistema, e la trama da sola non sempre basta, né la cover e il titolo. ;)

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  8. Indubbiamente le recensioni sono la cosa più importante per chi scrive, sia per avere un feedback che per riuscire a far conoscere i propri libri. Eppure se ne lasciano sempre meno. Da un mio calcolo, su cento persone che comprano/leggono un libro, una sola persona lascia una recensione. Un rapporto davvero deprimente. Come dici tu, scrivere una recensione costa tempo, impegno e a volte non lo si fa per pigrizia o altro. Tutto quello che si può fare è tentare di sensibilizzare i lettori a lasciare un parere bello o brutto.
    Se poi ti chiedi come mai tanti autori hanno molte recensioni, le risposte potrebbero essere due: hanno tantissimi lettori o sono false, ovvero comprate. Purtroppo esiste anche quest'ultimo aspetto.

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    1. A volte penso dipenda anche dall'"affetto". Ci sono tipi di scrittura, e autori, di cui è facile innamorarsi al punto da sentirli più vicini rispetto ad altri. Scatta qualcosa, mentre si scorrono le parole o si visita la fanpage, il blog o altro, che porta a dire: sì, lo devo dire a tutti che è eccezionale! Peccato che questo colpo di fulmine non avvenga sempre!

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  9. (Ti ho lasciato io il commento sopra, non so perché risultavo anonima...)

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