martedì 26 aprile 2016

Blogtour #10: Storia in sei parole

Non sono tipo da citazioni. Questo perché non me le ricordo. Ho una memoria curiosa che si rammenta delle cose inutili ma non di quelle importanti. La storia, la letteratura, che tanto amo, si perdono. Le baggianate, tipo cosa ha detto D. quel determinato giorno a quella determinata ora quando indossavo quel determinato vestito, sono fisse. Tipico femminile, senza dubbio

Ecco, ho fatto la premessa troppo lunga. Vengo al dunque: oggi ospito (cielo, come mi sento importante!) il blogtour di Michele Scarparo del blog Scrivere per caso, nello specifico, la meravigliosa Storia in sei parole. Se non fosse chiaro, io adoro questa rubrica. Il compito da svolgere è semplice: raccontare una storia usando solo sei parole. Non è spettacolare? 

Le tappe precedenti:
Marina (Il Taccuino dello Scrittore) – Thriller paratattico
Simona (SCRITTI A PENNA) – Una storia in sei parole
Helgaldo (da dove sto scrivendo) – Acchiappami
Chiara (Appunti a Margine) – Una storia in sei parole 
Sandra (ilibridisandra) – Acchiappami
Lisa (de agostibus) – Una storia in sei parole
Giulia Mancini (Liberamente Giulia) – Una storia in sei parole 
Seme Nero (Semi d’inchiostro) – Thriller paratattico
Barbara Businaro(Webnauta) – Acchiappami in versione guarda che quarta
M.(Il mondo di M.) – Una storia in sei parole

Le tappe future:
Silvia (Lettore creativo) – Thriller paratattico – 28 aprile
Chiara (Appunti a Margine) – Una storia in sei parole – 4 maggio 
 Andrea (Anonima Andrea Cabassi) – Una storia in sei parole – 10 maggio

Qualcuno di voi potrebbe chiedersi cosa c'entra la intro. Bene. Il tema scelto per oggi è da ricondurre a una citazione di Mark Twain che mi piace un sacco. Credo di averla sentita per la prima volta in una versione un po' rivisitata perché non si parlava di umorismo quanto di ironia. E l'ho presa al volo. Pessimista al punto giusto, deposito ironia a destra e a manca, pure nelle storie in sei parole.
La frase su cui dovete costruire una storia, per l'appunto, è questa:
La segreta fonte dell'Umorismo stesso non è la gioia, ma il dolore. Non c'è umorismo in paradiso.
Rimanendo fedele al concetto di mezzo pieno o mezzo vuoto, inizio con la mia:  
Per me manca anche il bicchiere. 

Tocca a voi! Sbizzarritevi!

M.  

34 commenti:

  1. Cadi. Soffri. Piangi. E qualcuno... ride.

    Buongiorno :)

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    1. C'è sempre lo str<nzett< che ride.
      Buon pomeriggio. :D

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    1. Da cinque minuti scrivo e cancello, non trovo una risposta per le rime da darti. Ottima mossa! ;)

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  3. Questa vale?

    Mi scappa la pipì. Bagno guasto. :p

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    1. Rubinetto aperto. Tu soffri, io rido. :P

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    2. Ciao Iara! :)
      Vale vale, vale eccome! Queste sono le mie preferite! :D

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  4. Pur di ridere ti faccio male.

    (Teribbbile!) :)

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    1. Bella bella, funziona! È un bell’affondo ma funziona alla grande! XD

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  5. Rideva spesso come antidoto alla disperazione.
    Sandra

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  6. Ma questa è fantastica, la vera fonte dell'umorismo è il dolore? io ogni tanto l'ho pensato, ma non avevo il coraggio di esternarla :-)
    Ecco la mie:
    1.Amo ridere di pancia e dolorosamente.
    2.Solo la disperazione sa come ridere.
    3.Rido nell'immensità del mio dolore.

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    1. Perché tu sei ottimista. Io, che sono una pessimista cronica, ci sto dentro che è una meraviglia. :D

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  7. Ho vinto un'asciugacapelli. Sono calvo.

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  8. In Paradiso piangono di cose belle

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    1. All'inferno ridiamo di cose brutte (buahahahahaha!) :D

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    2. E in Purgatorio ridono a caso. :D

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    3. E Dante sarà contento di noi! :P

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    4. In purgatorio solo così: :/
      La migliore pubblicità per l'inferno la scrisse Cavezzali (e magari l'avrà pure copiata):
      "Il male non è poi male"
      ...E sono pure sei parole, in tema :P

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  9. Rido piano. Soffro di malocclusione mandibolare.

    Clik clak. Se rido mi smonto.

    Ogni ruga una risata. Che cvlo!

    Suvvia, non ci resta che ridere!

    Una risata vi seppellirà...di gioia!

    ...e mi fermo, che sennò vado avanti all'infinito e c'ho da lavorà :D


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  10. Tutto ciò mi ricorda una vecchia barzelletta:

    Il masochista al sadico: «Fammi male!»
    Il sadico lo guarda, sorride, e risponde ghignando: «No...»

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  11. Buccia di banana. Ridi. Io sanguino.

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  12. Martellata galattica sul pollice. Martello intatto!

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    1. I miei due aggettivi preferiti! X-D

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    2. E allora bisogna che venga a fare un giro nel tuo blog perché anch’io li trovo particolarmente validi. XD
      Ah, se rimani benvenuto. :)

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