venerdì 12 giugno 2015

Endgame e...

L'estate è arrivata e per me inizia il periodo in cui il tempo per leggere quasi scompare. Per leggere, per scrivere, per bloggeggiare, per... posso dire cazzeggiare? Si tratta del periodo lavorativo più intenso.  

 
 
So a cosa state pensando. Ma come, il periodo più figo dell'anno è quello in cui tu lavori di più? 
Già.
Ma anche: e a noi che ce ne frega?
Uh.
Oppure: pensi di essere la sola?
Uhm.

 Ciononostante continuo a fare tutte le cose che voglio fare e quindi sclero. Sclero a modo mio, ovviamente, cioè in silenzio. Non urlo, non mi arrabbio, non ho scatti di nervi improvvisi, non tratto male nessuno. Sclero facendo qualche frignatina, sclero mettendo il broncio a me stessa e sclero ricordandomi che "chissenefrega del lavoro! Io voglio essere felice". Me lo dico ma poi, nelle ore di lavoro, lo ignoro.

Purtuttavia (ma senti che roba) faccio tutto ciò che voglio fare. Coccole, relax, uscite, gelati, scribacchiate sul blog, scribacchiate di capitoletti, letture. Solo che negli ultimi mesi sono stata un po' sfortunatella quanto a libri interessanti. Non ho letto niente che mi prendesse al punto da farmi dimenticare di bere e mangiare. 
Ho letto molto, ho letto tutto. Alcune storie le ho trovate molto carine, altre piacevoli, altre ancora strane. Mi ostino a leggere New Adult pur sapendo che mi innervosiscono. A mia discolpa posso dire che quando compri un libro su Amazon non c'è scritto New Adult. C'è scritto Romance. Curiosa come una scimmia e sdolcinata come una confezione di caramelle gommose, mi fiondo a comprarlo e poi... delusione. Vengono descritti i più sordidi dettagli. Ma perché? Mi piacciono i baci, e mi piacciono le descrizioni dei baci. Mi piace quando si parla di sentimenti, quando si sussurrano le cose. Ma te prego, le produzioni corporali no. Te prego. Non voglio sapere cosa succede a lui/lei quando arriva al dunque. Lo sappiamo tutti cosa succede. Non raccontarmelo. Te preeego.
 

Tra gli interessanti annovero Endgame. Non ho ancora capito se mi è piaciuto o no, però è indubbiamente innovativo e particolare. Lo stile è alternativo, la trama è ben pensata. Non lo so. Ho sofferto dall'inizio alla fine perché la storia è raccontata da più punti di vista, una dozzina circa, e avevo paura che i personaggi a cui mi stavo affezionando morissero da un momento all'altro. Non che sia facile affezionarsi a qualcuno in un libro come questo. 
Insomma, non so proprio che dirvi, se non che ho deliberatamente ignorato il gioco. Ne avete sentito parlare? Qui trovate le regole. Se, come me, volete arrivare subito al dunque della comprensione, vi consiglio di fare un salto sul blog Sognando tra le righe per capire al volo di cosa si tratta. Io ho finto che il gioco non esistesse e mi sono letta il libro come avrei fatto con qualunque altro, ma forse non funziona così. Magari se mi fossi impegnata invece di scorrere con l'indice sulla pagina degli indizi - l'ho letto dal Kindle -, la storia avrebbe avuto un altro effetto. 

Nondimeno (ah!), ho preso a seguire svariati blog. Questo ficcare il naso nelle parole degli altri, nei pensieri, nei ragionamenti, è bello. Non è un vero ficcare il naso ma voglia di condividere un'idea. Se becco la persona che la pensa proprio come me è una figata.  

Mi piace leggere cosa scrive e pensa la gente e, come ben sapete, mi piace scrivere. Ciò che mi piace meno è armeggiare con il blog. Devo essere più precisa: armeggiare con il blog è divertente. Non è affatto divertente non riuscire a fare le cose che vorrei fare. 

Qualche settimana fa, per esempio, ho apportato dei piccoli cambiamenti. Probabilmente voi non ve ne siete accorti perché ho replicato quasi in tutto quello che c'era prima, però ho sconvolto ogni cosa. Dopo averlo fatto i post apparivano scritti in lettere più piccole e non riuscivo a modificarli. Nell'unico caso in cui ci sono riuscita i paragrafi sono stati scomposti a suo piacimento. Mi snerva questa parte tecnologica. La tecnologia no, mi aggrada, ma la tecnologia che non riesco a gestire perché non risponde ai miei comandi è un'altra storia. Che poi, sarà vero che non risponde ai miei comandi, o sono io che faccio qualcosa di sbagliato? Chi lo sa.  

M., la donna tecnologica
Ah, ah. 

9 commenti:

  1. Non parliamo di tecnologia, di estate sì! Di solito è il periodo in cui le mie letture si incrementano e non vedo l'ora di tuffarmi (fisicamente) a mare e (metaforicamente) dentro i libri che ho scelto di portarmi in vacanza!
    L'unico "neo"? La fine della scuola, che significa figli piedi piedi a tutte le ore del giorno!

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  2. Ah l'estate che meraviglia, è quando inizia l'estate che rimpiango fortemente i tempi in cui andavo a scuola e avevo quasi tre mesi di vacanza e leggevo, leggevo, sognavo e basta ... perché non facevo granché non avendo soldi da spendere in vacanze. Oggi invece, pur avendo qualche soldo in più per una vacanza semi esotica, mi manca il tempo perché il lavoro mi fagocita anche d'estate tranne in agosto quando tutti i prezzi lievitano e quindi...
    Insomma non si è mai contenti. A livello tecnologico ti capisco, io sono messa allo stesso modo (anzi sicuramente peggio) ogni piccola modifica che tento di fare al mio blog mi costa una fatica indicibile e temo sempre di ritrovarmi con delle modifiche “irreversibili” che non volevo.
    Romanzi con descrizione dettagliate di parti anatomiche maschili e femminili “mm … mm”(e qui copio Dafne) ritengo molto più erotica una descrizione dell’emozione che provano i protagonisti nella situazione

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    1. Ieri sera il centro della mia città era pieno di ragazzini in vacanza che il giorno dopo, cioè oggi, si sarebbero svegliati a mezzogiorno, minimo. Erano così sereni... io già alle 23.30 ero preoccupata di come sarei riuscita a svegliarmi alle 6.55 se non fossi tornata a casa entro mezzanotte. Bleah.

      Bella la citazione di Dafne! ^_^

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  3. Se già la copertina non mi ispirava, adesso questo libro non lo leggerò di sicuro!
    Come fai a non sclerare? Io se fossi super occupata, soprattutto d'estate, andrei giuà di testa :D

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    1. Ma infatti sclero, e di brutto anche, solo che lo faccio in silenzio. :D
      Meno male che c'è il week end!

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  4. Come si fa a sclerare in silenzio? Si accettano consigli. :)

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    1. No, ho letto come fai... ma come fai a riuscirci? Sei così di carattere, lo sei diventata? (Le produzioni corporali, no. Punto.)

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    2. Lo sono diventata. Non so come e quando sia successo ma so per certo che non sono di molta compagnia quando sono in quella fase. Troppo silenziosa, troppo pensierosa, troppo moscia. Poi piango (da sola, chiusa in bagno, sperando che nessuno veda/senta) e torno felice. :D
      Alle volte vorrei essere una scassaballe. Secondo me, tutto sommato, esserlo è preferibile. Per chi lo è, non per chi sta intorno. :)

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