venerdì 6 marzo 2015

Anastasia Steele e Mr 50 sfumature

Io sono una pasticciona. No, no. Sono imbranata. Sì, questo va meglio. Pasticciona implica l'idea di pasticciare, e io non pasticcio affatto. Non nel senso che non uso farina, zucchero e uova ma nel senso che ho la tendenza ad approcciarmi alle cose in punta di piedi, e quindi raramente pasticcio. Però "imbranateggio". Faccio cadere gli oggetti, arrossisco quando mi sento sotto osservazione, complico le cose semplici e ancora di più quelle meno semplici. Per esempio non riesco a fare commenti decenti ai post, né su facebook né sui blog. Le mille idee che ho in testa si semplificano in una frase nel momento in cui le scrivo, e poi "imbranateggio" pure lì. Perché magari ho lasciato un punto, e ce lo voglio mettere a tutti i costi, allora cancello tutto ma ne rimane la traccia perché non ho pensato a eliminare del tutto ciò che ho scritto, e finisco per fare quello che mai avrei voluto fare, cioè scrivere un commento imbarazzante. Spesso e volentieri, quindi, preferisco evitare di lasciare impronte di M. e delle sue "imbranataggini" in giro, tanto per mantenere una certa compostezza di facciata. Quale compostezza? Oh santa madre, non lo so. Alle volte fate domande troppo difficili.

Parlando di imbranate, non so come, mi è venuta in mente Anastasia Steele e quindi il suo Mr 50 sfumature. Ebbene sì, miei cari, dolci e amati emmelettori, ho ceduto e sono andata a vederlo. A questo punto faccio una premessa. A me i libri non sono piaciuti molto, ma non perché, come tanta gente dice, siano scritti male, siano ripetitivi e siano assimilabili agli Harmony. Credo che commenti come questi siano facilmente ignorabili, visto che E.L. James ha praticamente reinventato un genere, si è fatta amare e leggere da mezzo mondo e ha pure avuto la soddisfazione di vedere la sua storia al cinema. Insomma, le critiche mosse nei suoi confronti arrivano fino a un certo punto, e si fermano anche quando si fa un paragone con gli Harmony perché visto il successo e il seguito che hanno eviterei di dire baggianate in proposito. 
No, i motivi per cui non mi sono piaciuti i libri sono che non sono un'appassionata di New Adult, e questo lo avevamo già detto, e che la storia non riesce a provocarmi nessuna emozione. Batticuore, paura, curiosità, rabbia... niente. Sì, inquietante l'idea che non mi abbia suscitato nessun rimescolio, visto che è alquanto erotico. Che dipenda da come sono raccontate le scene? Penso di sì. Libri come Dieci piccoli respiri (ve ne ho parlato qui) e Il cavaliere d'inverno (qui) fanno tutto un altro effetto.
Il film ha avuto lo stesso esatto risultato. L'ho trovato abbastanza fedele al libro e quindi ha suscitato una sensazione di piattezza non molto simpatica. Mi sono entusiasmata di più davanti ad alcuni documentari. No, tranquilli, non quelli sui ragni. 
Insomma, quando due personaggi si baciano io mi emoziono, soprattutto se i due personaggi mi piacciono. Mi vengono le lacrimine, i crampetti allo stomaco (come sono disgustosa, eh?). Con Christian e Anastasia (chi?) non è successo niente di niente. 

Ok, vediamo un po'. Possibili fattori per i quali non mi è piaciuto:
- Anastasia è troppo bella e troppo grande per poter essere vergine;
- Christian la prende a sculacciate (scena inguardabile. Almeno durante la lettura ero riuscita a non figurarmela);
- Anastasia diventa una dea del sesso nel tempo che io impiego a mangiare un cioccolatino (se si tratta di Kinder sono un po' più lenta, ma non supero comunque i tre minuti);
- parla solo di sesso;
- nessuno dei due è credibile (questo punto è legato al primo e al terzo ma sentivo il bisogno di ribadirlo, scusate);
- non succede niente;
- non succede niente. No, non è un errore. Sì, l'ho voluto ripetere. Se qualcuno replicasse che il mondo è pieno di libri meravigliosi in cui non succede niente non potrei che dargli ragione. Il mio commento dimostra che 'sto libro e 'sto film non sono fatti per me;
- la storia d'amore pare un po' fasulla. 

Mi è piaciuto:
- Ehm... 
- Il successo che ha ottenuto. 

Forse, e dico forse, nelle storie d'amore mi piace che ci sia... la storia d'amore.
Riassumendo: non capisco perché la gente si scagli contro la scrittrice e il suo libro dandole dell'incapace (che scriva bene o no, ha venduto un numero di copie spropositato). Non capisco perché su di me non abbia l'effetto che ha sulle altre. Non capisco come le donne riescano a trascinarsi dietro fidanzati e mariti. Non capisco perché lui la debba prendere a sculacciate.
Non capisco molte cose, però sono andata a vederlo lo stesso e ho speso dieci euro per un film che non mi ha lasciato molto. Ciò dimostra che sì, E.L. James è un genio. 

Miss M. 
(non è pronta a ricevervi perché come sempre ha sonno.)

P.s.- sapete che parlo sempre in positivo dei libri e che non mi azzarderei mai a criticarne uno. Questa volta ho fatto un'eccezione. Mi perdonate? 

2 commenti:

  1. Alla fine dovrò leggerlo, questo libro, e pure vedermi il film. Non mi interessa né l'uno, né l'altro, ma sto diventando troppo curiosa leggendo i commenti altrui. Se molti hanno fatto lo stesso pensiero, l'autrice può ringraziare!

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    1. Credo proprio che uno dei motivi che spingono la gente a leggerlo e vederlo siano i commenti degli altri. Io mi sono fatta prestare il libro perché ne sentivo parlare ovunque ed ero troppo curiosa, quindi ti capisco! Devi lasciarti avvinghiare anche tu dalle sfumature più chiacchierate dell'emisfero occidentale! :p

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